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giovedì 13 gennaio 2011

RECENSIONE: DRACULA IN LOVE

"Dracula in Love" di Karen Essex:

Londra, fine Ottocento. Mina Murray è una giovane donna fidanzata con Jonathan Harker. Assiste la direttrice di un rinomato collegio femminile, insegnando buone maniere, ma ce in lei un'inquietudine segreta, un io misterioso che, represso durante l'infanzia e l'adolescenza, si manifesta ora sotto forma di sogni, visioni, episodi di sonnambulismo. Quando il fidanzato di Mina, notaio, viene chiamato in Austria da un misterioso Conte per affari, Mina approfitta dell'occasione per andare a trovare un'amica, Lucy, in vacanza al mare. Ma viene a sapere pervie soprannaturali che Jonathan è gravemente malato in Austria e deve correre ad assisterlo. Dopo aver frettolosamente sposato Mina, Jonathan le rivela di essere rimasto vittima di creature diaboliche. Sono forse le stesse presenze da cui è ossessionata Mina? E il Conte da cui Jonathan si è recato è forse la stessa creatura misteriosa che protegge Mina e nello stesso tempo sembra volerla attirare in un abisso di perversione? Quando Jonathan, disperato, decide di farsi ricoverare nell'ospedale psichiatrico dell'ambiguo dottor Seward, Mina lo segue . senza sospettare che sarà lei, e non il marito, a subire le cure del medico, vere e proprie torture che hanno già provocato la morte dell'amica Lucy. Mina sarà salvata dal misterioso Conte, che le rivelerà l'esistenza di un mondo parallelo, in cui Mina, unendosi a lui, potrà attingere l'immortalità - a meno che l'imprevedibile non intervenga a riportarla accanto a Jonathan. 

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:  
 
Da qualche anno a questa parte molti autori si cimentano nel rivisitare i vecchi classici dell’Ottocento: così nascono dei seguiti di famosi romanzi come Orgoglio e Pregiudizio o la storia narrata dal punto di vista di un altro personaggio oppure eventi che anticipano i fatti narrati da un vecchio “romanziere” Irlandese in un famoso romanzo da noi tutti conosciuto come Dracula.
Molti riescono “quasi” a sfiorare la perfezione del romanzo originario, vedi la Aidan con la sua meravigliosa trilogia su Fitzwilliam Darcy gentiluomo oppure la Kalogridis con i suoi Diari della famiglia Dracula; mentre altri fanno rimpiangere all’affezionato lettore di aver speso più di quindici euro per cavolate colossali, vedi Orgoglio, Pregiudizio e Zombie oppure Mr. Darcy Vampire due orrori incredibili che staranno facendo rivoltare nella tomba la povera Jane (o quel che ne è rimasto di lei).
Ebbene Karen Essex con il suo Dracula in Love si colloca nel mezzo tra un quasi fiasco colossale e un fiasco colossale.
In Dracula in Love viene narrata la storia di Dracula dal punto di vista di Mina.
Dando voce ai pensieri di Mina, la Essex trasforma “gli eroi” di Dracula in “persecutori”: così vediamo il valoroso Van Helsing… scusate volevo dire Von Helsinger trasformato da eroe impavido a un vecchio pazzo medico con il pallino delle trasfusioni e del cattivo sangue femminile da sostituire con quello più puro e più “forte” maschile; il buon dottor Seward trasformato da buon medico e buon amico in un vero e proprio porco (nel senso di maniaco non l’animale come fece la maga Circe con gli uomini di Ulisse); Arthur Holmwood da innamorato devoto a un cercatore di dote; Jonathan che da succube delle tre bellissime sorelle o mogli o quel che sono di Dracula viene visto quasi come colpevole e del tutto senziente al rapporto con le tre vampire; in questo caso devo dare ragione all’autrice quando tramite la voce del Conte sostiene che non si può essere sedotti se questo non è nelle nostre intenzioni più intime:

QUOTE:
…”Sono a conoscenza dei suoi scopi, come di ogni suo desiderio, da sempre, per quanto appena accennato”… ”Ho spiegato a Mina che non ci sono casi, nel mondo, che nessun essere vivente viene attratto in una relazione che non abbia desiderato intimamente. E’ d’accordo con la mia valutazione?”
Se Stoker nel suo romanzo celava degli elementi maschilisti, la Essex con il suo romanzo li mette in risalto come a voler sottolineare la mentalità maschilista dell’ ‘800 e il fatto che Stoker non fosse da meno: così quasi in ogni pagina sottolinea la posizione di inferiorità della donna rispetto all’uomo, vedi ad es. la cavolata del sangue femminile/sangue maschile.
Sono d’accordo sul fatto che in quel periodo la donna era considerata meno di niente e sono d’accordo anche che è giusto venire a conoscenza di questi eventi, ma quando la cosa viene sottolineata più e più volte alla fine diventa pesante…
Elemento ridondante è quello della donna vista come una EROTOMANE: non scherzo da circa metà libro l’autrice si è affezionata a questa parola e non la lasciata più perdere:
-La paziente Tizia è stata rinchiusa perché sorpresa a fare gli occhi dolci dalla finestrella al quarto piano a un uomo che si trovava alla finestra del settimo piano di quattro palazzi più in là…
Verdetto: EROTOMANE!!! Deve stare rinchiusa finché le pulsioni non calmeranno e nel frattempo si consiglia una doccia gelata e il rinnovo di una pinta di sangue…
-La paziente Caia è stata scoperta a guardarsi intensamente allo specchio e a pensare ad un suo immaginario spasimante…
Verdetto: EROTOMANE!!! Deve stare rinchiusa finché le pulsioni non calmeranno e nel frattempo si consiglia una doccia gelata e il rinnovo di una pinta di sangue…
-La paziente Martina è stata scoperta a non fare niente se non respirare, siccome la cosa è al quanto strana…
Verdetto: EROTOMANE!!! Deve stare rinchiusa finché le pulsioni non calmeranno e nel frattempo si consiglia una doccia gelata e il rinnovo di una pinta di sangue…
Credetemi è andata avanti così fin quando la povera Mina racconta di aver fatto dei strani sogni a quel “maniaco” di Seward, a quell’ “orgiastico” (parola appena inventata) di suo marito Jonathan e a quel pazzo di “Von Helsinger” e indovinate quale è stata la reazione dei tre…
Verdetto: EROTOMANE!!! Deve stare rinchiusa finché le pulsioni non calmeranno e nel frattempo si consiglia una doccia gelata e il rinnovo di una pinta di sangue…
Così la povera Mina viene internata e dopo vari tipi di “cure” viene portata in salvo da Dracula e così finalmente l’autrice smette di usare la parola EROTOMANE.
In compagnia di Dracula, Mina viene a conoscenza della sua vera natura: è la “venticinquesima”, o qualcosa del genere, reincarnazione della moglie di Dracula e non è un semplice essere umano: in realtà è per metà Feire…
Avete capito dove è andata a parare l’autrice???
Concludo riportando la parte finale della “Nota dell’autrice”:

QUOTE:
…” Spero che sia i lettori sia l’essenza eterna del signor Stoker, che riverisco per la sua genialità, prenderanno questo libro con lo spirito allegro e avventuroso con cui è stato scritto”.
Ora non so come l’ha presa l’essenza eterna del signor Stoker, ma la sottoscritta l’ha presa veramente male… altro che spirito allegro e avventuroso…
ALLA PROSSIMA!!!


L'ho letto il... 30 Dicembre 2010  
GIUDIZIO:

7 commenti:

  1. Non mi aspettavo assolutamente una recensione negativa su questo libro... ne ho sentito parlare benissimo e dalla trama promette bene... peccato!
    Dopo aver letto il tuo parere sicuramente scenderà di qualche posto nella mia wish list!

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  2. Anch'io avevo letto molti pareri positivi...
    invece questo libro mi ha irritata oltre ogni dire!!!

    Non so il perché...
    forse in seguito lo rileggerò e mi farò un parere diverso.

    Cmq, Sara non voglio certo scoraggiarti, provalo magari non avrai la mia stessa reazione.

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  3. Ciao! anch'io avevo letto pareri positivi e pensavo di acquistarlo, ma visti i presupposti...penso che passerò (visto anche il prezzo non proprio economico!).
    A presto e continua così ad essere sincera nei pareri e nelle opinioni.
    Simo

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  4. Spero solo in futuro di non irritare nessuno con le mie recensioni...

    Cmq, grazie Simo!!!

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  5. Ciao!
    Io l'ho appena finito, e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto, l'ho trovato buono. Okay, tutta la questione legata alle leggende celtiche da metà libro diventa un po' pesante, ma in generale lo stile dell'autrice mi è piaciuto. Forse non sono rimasta delusa perché non ho (ancora) mai letto l'originale. Ad ogni modo mi sembra chiaro che lo scopo della Essex fosse mettere in luce un certo tipo di pensiero maschilista quasi malato, e se questo era l'obiettivo (o uno dei tanti) ci è riuscita.

    Trovo sempre incredibile come un libro possa scatenare opinioni così contrastanti! :)

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  6. Non lo so perché questo libro mi abbia indisposto così tanto.
    "Forse" più in là lo rileggerò e "forse" potrei cambiare opionione... cmq. l'intero libro mi è sembrata una forzatura... qualcosa da scrivere per forza senza che era stato richiesto.
    L'Originale è vera poesia, un vero capolavoro della letteratura dell' '800 e vedere stravolgere così l'intera storia mi ha messo adosso molta rabbia.

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  7. In realtà qualsiasi opera letteraria tocca corde molto profonde, e credo che in virtù del proprio vissuto, dei propri gusti, dei propri sogni e desideri più o meno inespressi si finisca per apprezzare o meno un libro.

    Capisco cosa vuoi dire, Blake: anch'io a volte trovo orrendi romanzi che altri hanno adorato, e davvero non riesco a capacitarmene!

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