LE MIE ULTIME RECENSIONI...

giovedì 16 settembre 2010

RECENSIONE: BLACK FRIARS. L'ORDINE DELLA SPADA

"Black Friars. L'ordine della spada" di Virginia De Winter:

Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane?
La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.
Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:

L'UMANA CHE RIUSCIVA A INVOCARE I DEMONI

Romanzo davvero strepitoso...
Non so da quando tempo non mi appassionavo, emozionavo e irritavo così tanto con un libro, come è successo con questo.
LA TRAMA:
C'è di tutto: dalla storia d'amore contorta e travolgente, stranamente tra un'umana, Eloise (la protagonista) e un altro umano, Axel, che non stona affatto visto che nel mezzo c'è sempre il bel tenebroso vampiro, Ashton, (in questo caso il termine "tenebroso" ci sta tutto visto che è capace di comandare le ombre); dall'avventura; dai combattimenti fino ad arrivare al terrore più puro e sconvolgente che ci possa essere: demoni da far paura, possessioni e quant'altro di più terribile ci possa essere da comandare i tuoi incubi...
... forse ho un tantino esagerato, ma ci sono stati dei passaggi davvero da far paura, come ad esempio la scena del cimitero.
DOVE e QUANDO:
La particolarità del racconto (oltre alla trama si intende!!!), sta nel fatto che l'autrice, non specifica un periodo storico ben preciso e neanche il luogo,
Ora, secondo me il periodo si può, bene-o-male, inquadrare: c'è un passaggio specifico nel racconto, quando Eloise và al cimentero (se non sbaglio), dove si fa riferimento alla "DEURBANIZZAZIONE" dei cimenteri, che da circa un secolo è proibito seppellire i morti all'interno delle città:nei giardini privati o delle chiese stesse.
La deurbanizzazione dei cimeteri avvenne con un editto di Napoleone Buonaparte, fine '700 inizio '800; quindi secondo me il periodo si può collocare a cavallo tra l' '800 e il '900;
altro fattore è dato dal fatto che alla donna viene data più considerazione ed è più emancipata (può accedere all'istruzione, andare all'università, ecc...).
Per quanto riguarda la città, la questione è più complicata: è come se l'autrice abbia messo assieme le caratteristiche e i luoghi più belli di varie città creandone una perfetta e completa.
Leggendo Black Friars, mi sono ritrovata (più che altro sono stata catapultata) contemporaneamente a Parigi, Roma, Palermo;
-PARIGI. Se non sbaglio, quando parla della città vecchia che era stata collegata alla nuova tramite dei ponti per poter attraversare il fiume e nelle parte vecchia sorgeva una cattedrale con guglie e mostri sui tetti: questa descrizione mi ricorda Notre Dame;
-ROMA. Per gran parte del racconto mi sembra di essere a Roma, non c'è stato un passaggio in particolare che mi ha dato questa sensazione, è stata la mia immagginazione a catapultarmi nella città eterna;
-PALERMO. E sì!!! Con il mio grande orgoglio di "Picciotta" siciliana, ci sono state varie parti che mi hanno ricordato Palermo. Esattemente quando i nostri "eroi" scendono nelle catacombe e si fa riferimento agli "ospiti" lì sistemati e al sistema di imbalsamazione utilizzato per poterli tenere integri. Fra tutti c'era un corpo, dovrei dire corpicino, che era perfetto, integro: una bambina di non oltre sei anni che sembrava che dormisse. Effettivamente nelle catacombe di Palermo c'è un corpo di una bambina che si è conservato durante gli anni in condizioni perfette e nessuno è più riuscito a realizzare un prodigio del genere.
I PERSONAGGI:
Quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa è l'amore, quasi maniacale, di Axel per Eloise: l'ha sempre amata sin da quand'era una bambina in fasce e lui,di appena tre anni, volle tenerla tra le sue braccia, instillandosi così in lui l'acuto desiderio di proteggerla sempre.
Eloise, la nostra protagonista ed eroina, studia per diventare medico ed ha il potere di evocare i demoni e comandarli: è un soggetto al quanto particolare, escludendo la sua capacità; ama le giornate uggiose, la pioggia che le bagna il viso ed è triste quando le giornate di sole sono più frequenti e inoltre ha un'avversione per gli insetti.
Ashton, il vampiro, è stato destato dal richiamo involontario di Eloise, dopo 16 anni di riposo; lui ha una missione, nonché il motivo per cui è divenuto vampiro: proteggere e istruire lungo i secoli la sua progenie, i Blackmore e grazie all'aiuto di Eloise sarà in grando di rintracciare l'ultimo discendente della sua famiglia ancora in vita.
Questi sono i personaggi principali le cui avventure si snodano attraverso altri personaggi più marginali, ma importanti: Brayce, fratello minore di Axel, sempre pronto a pavoneggiarsi, da un tocco di ilarità alla storia; Adrian e Cain Blackmore, gli altri due vampiri parenti di Ashton; e così tutti gli altri personaggi e lo scenario in cui tutto si svolge in un passato forse non tanto remoto e in un luogo forse molto più remoto, che hanno contribuito a dare a questa storia l'unicità e originalità dovuta.


L'ho letto il... 11 Settembre 2010
GIUDIZIO:

2 commenti:

  1. Ah! Allora c'ero già capitata sul tuo blog, ricordo perfettamente questa recensione! Una cosa del genere coi cimiteri è successa anche nel medioevo. Infatti la basilica di San Pietro sorge su una necropoli, e già allora molti cimiteri furono spostati fuori le mura per questioni igieniche. Io me lo immagino medievale infatti, come ambientazione. Ma sono di parte, adoro il medioevo XD

    Grande Romanzo. Punto. <3 <3

    RispondiElimina
  2. Si ma nel medioevo la donna non poteva mettere neanche il naso fuori di casa, figuriamoci studiare insieme ai ragzzi, come minimo sarebbe stata etichettata come una sgualdrina se non messa direttamente sul rogo come una strega.

    Cmq... Davvero Grande Romanzo...

    RispondiElimina

Ultimi Post