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mercoledì 29 settembre 2010

RECENSIONE: PARANORMAL GAME

"Pranormal Game" di Gena Showalter:

Avrei dovuto immaginarlo: proprio quando tutto filava liscio come l'olio e stavo finalmente per sposare l'uomo più sexy del mondo, la mia vita è piombata di nuovo nel caos! Già, perché il mio fidanzato, Rome, non si ricorda più chi sono. Qualcuno è entrato nella sua memoria e ha cancellato tutti i ricordi che mi riguardano. Chissà adesso cosa dovrò inventarmi per riconquistarlo...






*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:  
 
TRA X-MEN e I FANTASTICI QUATTRO
E con questo secondo romanzo si conclude la seconda serie della Showalter.
Anche con "Paranormal Game" mi sono divertita da matti: racconto ironico, divertente e con quel pizzico di sensualità che non dispiace affatto.
Rispetto al primo mi ha ricordato molto X-Men e anche i Fantastici quattro; supereroi e supercattivi che si scontrano tra loro e che tendono di portare nella loro fazione quanti più "SUPER" possibili.
Oltre Bell, la protagonista, che mi ricorda molto i Fantastici Quattro, soprattutto per la sua capacità di evocare il fuoco, Rome, con il suo alter-ego felino, e tutti gli altri vecchi personaggi, ne troviamo di nuovi:
-Elaine, che ha il potere di prosciugare la linfa vitale sono con un semplice tocco: molto simile alla piccola Rouge di X-Men;
-Jan-Luc, alias Memory Man, che ha il potere di cancellare, rubare e plasmare i ricordi altrui entrando direttamente nei corpi delle sue "vittime";
-Per non parlare del Multiplo, un corpo solo con undici entità pensanti diverse al suo interno, che in rare occassioni si può sdoppiare in undici gemelli...
Insomma, c'è un koctail di supereroi e cattivoni di vario genere che ha reso la storia davvero divertente e coinvolgente.
Come ho già detto in "Paranormal Love", la Showalter ha dato grande prova con questa nuova serie, creando un nuovo genere che si discosta molto dalla sua serie principale (quella relativa ai signori degli inferi) e non cadendo nel banale e nel ripetitivo; sono due serie differenti che tra loro hanno da spartire poco o nulla (cosa che non è facile, visto che molti autori non ci riescono).


L'ho letto il... 27 Settembre 2010
GIUDIZIO:

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