RECENSIONE: CUORE DI VAMPIRO

"Cuore di Vampiro" di Jennifer Armintrout:

Una nuova minaccia incombe su Carrie e Nathan: qualcuno sta uccidendo gli ex membri dell'ormai estinto Movimento. E dal momento che gli omicidi avvengono di giorno, a commetterli devono per forza essere degli umani. O dei licantropi. La situazione precipita quando i due giovani scoprono che il Divoratore d'Anime sta creando un esercito di schiavi. Ancora una volta, il destino dell'umanità è nelle sue mani, ma questa volta Carrie può contare sui suoi nuovi, pressoché illimitati poteri. 

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:

LA FINE DELLA STORIA 

In quattro libri la Armintrout ha creato una serie fantastica e a tutto tondo, non cadendo mai nel banale e nel ripetitivo… non ci ha risparmiato colpi di scena, scene cruenti, momenti idilliaci e di puro sconforto fino a portarci a un finale di fine serie davvero unico.

E così Carrie e i suoi amici si ritrovano ad affrontare la battaglia finale con il Divoratore d’Anime e le sua ambizione a diventare un Dio potente e malvagio. Carrie si ritrova ad affrontare la potente strega/vampiro Dahlia, i continui attacchi nei confronti del suo Sire e amante, Nathan, ad affrontare il ritorno di Zigghi, il figlio adottivo di Nathan, tramutato in vampiro dal Divoratore di Anime pronto a fare per quest’ultimo un doppio gioco al fine di consegnarli suo padre… ma cosa più importante si trova di fronte ai dei nuovi poteri che la spingono fino alla condizione di non ritorno di Divoratrice di Anime.
Adesso non le resta che affrontare il suo amico giurato per poter mettere in salvo Natan e i suoi amici e rassegnarsi al fato che incombe: un ultimo sacrificio, un ultimo sforzo e poi saranno salvi per sempre…
LA SUA VITA

Anche qui un finale a sorpresa…
Una bella storia con un lieto fine davvero unico.

QUOTE pag. 347

È uno strano mondo quello in cui viviamo. I confini tra la vita e la morte non sono così netti come vogliamo credere. E nemmeno quelli tra il bene e il male.
Io ho dovuto toccare entrambi gli estremi: l’estremo potere e l’estrema impotenza. L’amore e l’odio. La vita e la morte. Ma adesso so.
A nessuno di noi è garantito il suo posto nel mondo. Non tutti potranno avere un lieto fine. Quello che conta non è come finisce una vita. Quello che conta è quello che c’è nel mezzo. Le piccole cose, il modo in cui amiamo la risata di una persona, la vista di una farfalla alla luce del sole dopo un anno o due nelle tenebre.
[…]Ma ora io so qual e qual è il mio scopo. E non importa quante prove dobbiamo affrontarlo per scoprirlo…
Ne vale sempre la pena.

Chi l’avrebbe mai detto che in poco più di trecento pagine si poteva assistere a un tale stravolgimento degli eventi fino a portarti ad un finale così eclatante…

CONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 7 GIUNO 2011

GIUDIZIO: