"Molto probabilmente il mio organismo aveva
prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni
precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo
per riflettere" Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per
pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza
londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani - una setti
segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church - inviano
nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici
prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il
destino dell'umanità. Peccato che la sua famiglia non l'avesse informata
perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l'odiosa cugina
Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli
ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare
(molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza.
Mentre avrebbe
dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto,
apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo
appropriato con l'aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua
nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro
nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la
noia delle lezioni di ballo e portamento... Poche cose le piacciono: il
piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei Gwen può vedere e,
naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da
morire...
L'ho letto il... 9 Gennaio 2012
GIUDIZIO: COVER ORIGINALE |
*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
Cosa penso:
Acquistato insieme al primo libro della serie – per le stesse motivazioni di “Red” - l’ho letto nell’arco di neanche ventiquattro ore…
La storia riprende là dove era stata interrotta nel primo capitolo della serie: <<galeotto fu un confessionale caldo e accogliente di inizio ‘900>>.
Dopo essere ritornati, Gwendolyn insieme al bel “faccia tosta” Gideon, da una delle loro trasmigrazioni in cerca di altri con il loro potere… ops “gene”… ed essere scampati quasi illesi a un’ennesima rocambolesca fuga da parte di gente che voleva fargli apparentemente la pelle, si consolo entrambi in un bacio, il primo vero bacio per Gwen, all’interno di una chiesa disturbando così la quiete e “la vista” di un doccione… o quel che ne rimane: il fantasma di un demone, Xemerius.
E se inizialmente restia a dargli confidenza e soprattutto a fargli capire che lei può vederlo, successivamente Gwen decide di dare una possibilità al demone e di “adottarlo”… naturalmente mettendo delle regole: l’intimità di Gwendolyne prima fra tutte…
… mentre Xemerius sarà gli occhi e le orecchie di Gwen: con la sua capacità di passare inosservato… bé del tutto inosservato essendo per l’appunto un fantasma… e, soprattutto, attraverso muri e porte chiuse, il doccione inizierà a spiare per conto suo, sotto consiglio dell’amica Leslie, tutte quelle conversazioni a cui le viene vietato assistere e soprattutto l’ODIOSA cugina Charlotte quando si ritrova in compagnia del bel Gideon.
Dal canto suo, Gwen si ritroverà a visitare i salotti più IN della Londra del ‘700, partecipando a delle Soireé*…
Lucas si rivelerà una fonte importante per Gwendolyn… soprattutto le chiarirà dei dubbi, mettendola anch’egli in guardia dal perfido e subdolo Conte di Saint Germain.
Questo e molto altro leggerete in questo secondo capitolo della “Trilogia delle Gemme”.
Anche “Blue” è stata una piacevole lettura.
Il personaggio che preferisco di più è senz’altro Gwendolyn.
Con la sua ironia e forza di volontà, accompagna il lettore attraverso la “storia”, immergendolo nel suo strambo mondo.
Kerstin Gier lascia tutto in sospeso: come in “Red”, un finale sì esaustivo ma che rimanda tutto all’ultimo libro della trilogia.
Per fortuna che dovrò attendere poco…
CONSIGLIATO!!!
NOTE A MARGINE:
La storia riprende là dove era stata interrotta nel primo capitolo della serie: <<galeotto fu un confessionale caldo e accogliente di inizio ‘900>>.
Dopo essere ritornati, Gwendolyn insieme al bel “faccia tosta” Gideon, da una delle loro trasmigrazioni in cerca di altri con il loro potere… ops “gene”… ed essere scampati quasi illesi a un’ennesima rocambolesca fuga da parte di gente che voleva fargli apparentemente la pelle, si consolo entrambi in un bacio, il primo vero bacio per Gwen, all’interno di una chiesa disturbando così la quiete e “la vista” di un doccione… o quel che ne rimane: il fantasma di un demone, Xemerius.
E se inizialmente restia a dargli confidenza e soprattutto a fargli capire che lei può vederlo, successivamente Gwen decide di dare una possibilità al demone e di “adottarlo”… naturalmente mettendo delle regole: l’intimità di Gwendolyne prima fra tutte…
… mentre Xemerius sarà gli occhi e le orecchie di Gwen: con la sua capacità di passare inosservato… bé del tutto inosservato essendo per l’appunto un fantasma… e, soprattutto, attraverso muri e porte chiuse, il doccione inizierà a spiare per conto suo, sotto consiglio dell’amica Leslie, tutte quelle conversazioni a cui le viene vietato assistere e soprattutto l’ODIOSA cugina Charlotte quando si ritrova in compagnia del bel Gideon.
Dal canto suo, Gwen si ritroverà a visitare i salotti più IN della Londra del ‘700, partecipando a delle Soireé*…
<<E quella dovrebbe prepararsi entro dopodomani sera in maniera organica a una soireé del 1782?>> osservò. Con “quella” evidentemente si riferiva a me. Con “soireé”, invece voleva dire qualcos’altro. La domanda era che cosa.…e balli in abiti settecenteschi con annessa crinolina e ridicule**.
(Pag. 111: Gwendolynealle prese con l’insegnamento di balli e portamentoad opera di Mr Labbrone…ops… Giordano, soltanto Giordano per favore)
[…]<<In pubblico, per di più>> aggiunse Charlotte. <<Tra persone che troverebbero assai strano se non sapessi come si chiama il re sul trono. Oppure che cosa sia un ridicule.>>Incontrerà vecchi antenati: un giovane Lucas Montrouse, ossia suo nonno, che attraverso varie trasmigrazioni Gwen lo vedrà “crescere”.
Una che cosa?
(Pag. 93: Gwendolyne e i suoi dubbi)
Lucas si rivelerà una fonte importante per Gwendolyn… soprattutto le chiarirà dei dubbi, mettendola anch’egli in guardia dal perfido e subdolo Conte di Saint Germain.
Questo e molto altro leggerete in questo secondo capitolo della “Trilogia delle Gemme”.
Anche “Blue” è stata una piacevole lettura.
Il personaggio che preferisco di più è senz’altro Gwendolyn.
Con la sua ironia e forza di volontà, accompagna il lettore attraverso la “storia”, immergendolo nel suo strambo mondo.
Kerstin Gier lascia tutto in sospeso: come in “Red”, un finale sì esaustivo ma che rimanda tutto all’ultimo libro della trilogia.
Per fortuna che dovrò attendere poco…
CONSIGLIATO!!!
NOTE A MARGINE:
*Soireé:
[…]<<Una soireé è un noioso ricevimento serale>> proseguì Xemerius. <<Nel caso non lo sapessi. Ci si riunisce dopo la cena, si suona a vicenda qualcosa al pianoforte e soprattutto si cerca di non addormentarsi.>>
<<Grazie davvero!>> dissi.
(Pag. 111: Xemeriusche va in aiuto a Gwendolynsuggerendogli la risposta.)
**Ridicule:
[…]<<E’ una specie di borsetta, uno stupido sacchetto di solito riempito di cianfrusaglie inutili. Fazzoletti. Sali da naso>>
Ah!
(Pag. 94: Xemeriusche va in aiuto a Gwendolynsuggerendogli la risposta.)
L'ho letto il... 9 Gennaio 2012
bravissima balke!ora attendiamo con ansia green! povera gwen!
RispondiEliminaIn certi momenti ho odiato Gideon più di Charlotte... il che è tutto dire...
EliminaInvece ho adorato tanto Gwen e la sua stramba nìmigliore amica Leslie... per non parlare di Xemerius