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mercoledì 11 maggio 2011

RECENSIONE: INSATIABLE. VAMPIRI A MANHATTAN

"Insatiable. Vampiri a Manhattan" di Meg Cabot:

Meena abita a Park Avenue e scrive per la seconda serie tv più famosa d'America, ma non tutto è rose e fiori. Il suo appartamento è un buco, la promozione tanto attesa non è arrivata e, infine, i produttori vogliono farle introdurre nella fiction uno stupido vampiro. Quando riceve l'invito a un party in onore di un principe rumeno in visita in città, Meena accetta perché ha bisogno di distrarsi. Neanche a dirlo, tra lei e il principe bello e tenebroso è passione immediata. Peccato che lui sia un vampiro, che sia a New York per regolare i conti con un gruppo di suoi simili malvagi e che abbia alle costole un pericoloso cacciatore di vampiri a soldo del Vaticano. Meena, ovviamente, finirà proprio nel mezzo di questa guerra: scordatevi però la bella indifesa in balia degli eventi; la nostra eroina dispone di risorse insospettabili che lasceranno a bocca aperta perfino il Principe delle Tenebre.



Cosa penso:   
“Prima il suo fidanzato. Poi i suoi vicini di casa. 
E adesso anche uno degli attori della fiction per cui lavorava. 
Possibile che tutti quelli che conosceva si stessero rivelando dei vampiri?” 

Se c’è un libro che ho iniziato a leggere con dei grandi pregiudizi è stato proprio Insatiable, e non perché ne avessi sentito parlare male – se per questo neanche bene – non ho voluto leggere niente in proposito, l’ho comprato solo perché me lo ritrovavo davanti ovunque mi girassi…
… non in piazza o che so… al bar… Naaaaaa… non fino a questo punto…
nelle librerie si CAPISCE!!!
Come stavo dicendo l’ho comprato perché a furia di ritrovarmelo spesso tra i piedi mi sono incuriosita, ho letto la trama e del resto non costava neanche tanto…
e così fu che Insatiable arrivò (tramite corriere espresso) nelle mie sgraziate mani.
Ma siamo sempre là!!! Non mi fidavo troppo di una “specie” di rivisitazione della storia di Dracula in chiave moderna – che poi di rivisitazione non ha nulla – visto che in precedenza avevo già avuto una brutta sorpresina con un’altra rivisitazione di Dracula…
Comunque…
Qualche giorno fa, messa comoda nel mio giaciglio preferito, ho preso in mano Insatiable (per leggerlo si intende, non per scacciare le mosche o per farmi vento) con un’aria schifata e da snob (oddio odio le snob!!!) e pensando: “chissà che grandissima minchiata sarà!!!”
Bene… ci sarà stato un motivo se questo libro mi saltava sempre all’occhio…
Il destino lo ha portato a me…
E io dico: GRAZIE SIGNOR DESTINO!!!
 
Non sono mai stata così felice di sbagliarmi…
Insatiable è stata una lettura bella, piacevole e divertente… mai un punto dove ci si potesse annoiare… e niente, ma proprio niente di scontato.

Dalla protagonista, Meena (scrittrice di testi nella serie TV Insatiable nonché la “custode” di un dono maledetto… prevedere la morte di chiunque incontra) al fratello di lei Jon (disoccupato e in cerca di lavoro… coglie al balzo l’opportunità di diventare un cacciatore di vampiri… peccato per la sua mira…), da Lucien (il tenebroso vampiro nonché figlio di Vlad Tempest altrimenti detto Dracula) ad Alaric (il gran pezzo d’uomo nonché cacciatore di vampiri arruolato presso la Guardia Palatina), da Jack Bauer (il fidato nonché bizzarro cagnolino di Meena – ribattezzato da Alaric come “cane da vampiri”) ad Abraham Holtzam (il mentore di Alaric con il suo fidato Manuale per le Risorse Umane della Guardia Palatina) fino ad arrivare ai personaggi più marginali e al resto dei cattivi… tutti personaggi ben congegnati, ben caratterizzati che hanno contribuito a dare alla storia un tocco unico ed esilarante.

Non vi parlerò della trama, ne vi dirò come andrà a finire… da premettere un finale davvero impensabile, per nulla scontato… vi lascio con la giusta curiosità… perché forse potrebbe sorprendere anche voi così come ha sorpreso me…

QUOTE pag.210
[…] “Ma Jack Bauer non li sopporta” ricordò Jon.
“Al cane non piacciono?” chiese Alaric rivolgendosi a Jon e ignorando la sorella.
“Li odia. Ha una crisi tutte le volte che li incontra in ascensore. Da sempre, da quando lo abbiamo portato a casa.” Si voltò verso la sorella e proseguì: “Pensaci, non gli piace nemmeno Lucien, se il modo in cui l’ho sentito ringhiare contro di lui l’altra sera è un indizio”.
Meena sembrava a disagio. Jon aveva ragione, ovviamente. Eppure…
“Jack Bauer è nervoso. Lo è sempre stato. Ecco perché l’abbiamo chiamato Jack Bauer. Perché è sempre così agitato…”
“Bé, oddio, certo che la descrizione gli calza proprio a pannello…” osservò Alaric.
Guardarono tutti Jack Bauer, che se ne stava sdraiato sulla schiena nella sua cuccia, le quattro zampe ben divaricate, pancia e genitali in bella mostra e la lingua penzoloni mentre sonnecchiava beato.
“Ovviamente” protestò Meena “non è sempre così.”
Jack Bauer “il cane da vampiri”

QUOTE pag. 203
[…]“E come hai fatto a trovare un lavoro simile? Ci sono dei benefit?”
“L’addestramento si inizia da giovani” gli rispose Alaric […] “E in questo periodo le assunzioni sono bloccate.”
“Già, ovvio. Sono bloccate ovunque. Ma il fatto è che penso sarei perfetto per una posizione del genere. Perché, vedi, Dracula era il mio film preferito, da bambino. Diglielo Meena. La parte in cui gli infilano un palo…”
“Decapitare è il modo più facile” puntualizzò Alaric […]
“Bé, per quello sarei ancora più adatto. Ero nella squadra di baseball, alle superiori. Colpivo tutte le palle veloci, figurati una testa ferma. Dai, Meena, diglielo anche tu.”
Jon Harper e...
la sua domanda di assunzione presso la Guardia Palatina


 CONSIGLIATO!!!

 L'ho letto il... 7 Maggio 2011
GIUDIZIO:

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