"Gabriel's Inferno. Tentazione e Castigo" di Sylvain Reynard:
Gabriel è perso nell’inferno del suo passato
Julia è prigioniera nel purgatorio del suo presente
Insieme troveranno la strada per il paradiso…
|
COVER ORIGINALE |
È
uno stimato professore universitario, un’autorità negli studi
danteschi. Eppure, dietro quella maschera di affascinante uomo di
successo, Gabriel Emerson nasconde un animo inquieto: i demoni del
passato non gli danno tregua, sebbene cerchi di placarli cedendo a ogni
tentazione, alla lussuria più sfrenata, ai giochi di potere, alle
pratiche sessuali estreme. Poi, d’un tratto, nella sua vita arriva
Julia, una giovane e ingenua studentessa. A Gabriel basta uno sguardo
per rendersi conto che quella donna potrebbe davvero salvarlo, guarendo
le sue ferite. Ma Gabriel ha paura. Proprio come Dante, Gabriel è
circondato da una selva di rimpianti e di peccati inconfessabili. Sarà
capace di abbandonare la strada dell’eccesso e di dedicarsi totalmente a
un’unica donna, oppure il suo lato oscuro prenderà il sopravvento,
impedendogli di amare persino la sua Beatrice?
Raffinato,
romantico e audace, Gabriel’s Inferno unisce passioni travolgenti e
dolorosi segreti, fantasie erotiche e intense emozioni, dando vita a una
grande storia d’amore che ha conquistato milioni di lettori in tutto il
mondo.
Cosa penso:
Quando si dice “seguire la tendenza”, “cavalcare l’onda”, “andare a passo con i tempi”, “fin che la barca va… lasciala andare”…
- mmm… quest’ultima è al quanto discutibile - be’, mai detti sono stati
più veri di questi, se in riferimento al genere che va per la maggiore
ultimamente: il genere erotico.
Se in
passato spopolavano vampiri liceali con un secolo di verginità alle
spalle e ultra brillantinosi alla luce del sole, licantropi con il
testosterone a mille e svariate e svariate Bella Swan di vario genere,
adesso sono stati surclassati da questo genere, di riferimento ad un
pubblico più adulto ma nato come fan fiction della suddetta serie - come
non dimenticare il boom dell’anno scorso delle “Cinquanta Sfumature”,
serie che ha aperto le danze ad una valanga di romanzi erotici
approdati in Italia con una tale prepotenza tanto da far scandalizzare i
moralisti e i ben pensanti.
Dalle Cinquanta Sfumature ne ho letti parecchi libri di questo genere, e chi più, chi meno, come trama si avvicinava alla serie della James.
Alcuni romanzi sono stati veramente penosi, per non dire disgustosi, letture lasciate in sospeso.
Altri sono stati assurdi, altri ancora pesanti.
Ma
tutti avevano un unico punto in comune, a parte il tema trattato:
protagonisti con passati oscuri alle spalle, per di più il protagonista
maschile, che trovavano la loro ancora di salvezza spesso in ragazze
anonime che si sentivano nullità e al quanto cozze ma che in realtà non
avevano nulla né di inutile, né di cozza.
Il libro di cui sto per
parlarvi si annovera anch’esso tra gli erotici. Un libro altalenante,
che mi ha portato ad avere pareri contrastanti durante l’intera lettura.
“Gabriel’s Inferno. Tentazione e Castigo”, è il primo libro della serie “Gabriel’s Inferno”
di Sylvain Reynard e non è da meno, come trama e supercomplessità
mentali dei protagonisti, rispetto alle altre serie che ci sono già in
giro.
Infatti… narra la storia di un professore universitario specializzato in Dante, Gabriel Emerson, “complessato
a più non posso, indossa una maschera di giorno di perfetto e
rispettato professore, per poi buttarla di notte e trasformarsi nella
dissolutezza in persona...”, e di una specializzanda in Dante, Julia Mitchell, “che
nonostante sia anonima, guarda caso fa svalvolare il composto di giorno
- ma non tanto di notte - professor Gabriel facendo sì che si innamori
perdutamente di lei e divenendo così la sua arma di redenzione...”.
Però, “Gabriel’s Inferno”,
si discosta decisamente dal resto degli erotici: prima fra tutti non è
inframmezzato una pagina sì e una no da scene di sesso acrobatiche e
allucinanti, niente fruste e frustini, niente spacconate alla Mr. Grey.
L’unica
scena di sesso la ritroviamo solo alla fine, e non è sesso anonimo o
valvola di sfogo, ma l’unione più pura e normale che ci possa essere fra
un uomo e una donna che si amano: Gabriel e Julia fanno semplicemente l’amore.
Inoltre
rispetto agli altri libri non è per nulla volgare – come non
dimenticare il linguaggio osceno di Eva Tramell, protagonista della
serie Crossfire Trilogy di Sylvia Day – anzi, l’ho trovato a tratti anche poetico.
Parola grossa, vero?
Be’, è così, invece.
I
due si corteggiano citando Dante, facendo riferimenti alla storia
impossibile tra Dante e Beatrice, ed è forse questa la parte più erotica
del romanzo: il corteggiamento di Gabriel nei confronti di Julia, il
fatto di non poter andare al di là dei baci e di qualche carezza perché
il loro rapporto è proibito dal regolamento dell’università, ma la
tensione sessuale tra i due è palpabile, concreta ma anche giusta e
regala più di un batticuore e di sospiri a chi si ritrova a leggere
delle loro tribolazioni amorose.
Se mi fossi dovuta basare solo sulla trama, allora avrei dato un punteggio pieno a questo romanzo.
Ma, c’è da considerare la forma, lo stile narrativo scelto, che in questo caso lascia un po’ discutere.
Soprattutto
i dialoghi presenti in questo romanzo mi hanno fatto storcere un
tantino le labbra: mi sono sembrati non tanto inutili, ma scarni, privi
di sostanza o meglio dire mal congeniati.
Sembrava che fossero stati
ideati da tutt’altra mente o meglio, stessa mente ma scritti da
tutt’altra mano. Li ho trovati infantili, privi di quello stile che
caratterizza invece la parte descrittiva del romanzo, che non fa una
piega, soprattutto quando fa riferimento alle emozioni dei due
protagonisti.
Non so se dipende dall’autore o è stato frutto di una
traduzione sbagliata, ebbene, questo mi ha deluso, lasciandomi l’amaro
in bocca.
I dialoghi sono la colonna portante di un bel
libro… un romanzo non è fatto solo di descrizioni, un romanzo come si
deve comunica con noi lettori e lo fa soprattutto attraverso i dialoghi…
e se la loro sostanza, la loro anima, viene a mancare, ebbene la comunicazione arriva distorta o, peggio ancora,viene meno.
Questo
il motivo delle tre stelle, il mezzo punto in più va alla trama che, se
pur riprende i soliti cliché, ha una sua originalità.
Lo CONSIGLIO?
Certamente!!!
Se ne avete letto parecchi di libri di questo genere e siete sopravvissuti, “Gabriel’s Inferno” non sarà certo un problema per voi.
È inutile dire che è una lettura sconsigliata per chi di questo genere non ne vuole sentire parlare neanche pagato a peso d’oro…
…
anche se, forse
…
L'ho letto il... 16 Maggio 2013
GIUDIZIO: 1/2