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mercoledì 29 maggio 2013

RECENSIONE: "Gabriel's Inferno. Tentazione e Castigo"

"Gabriel's Inferno. Tentazione e Castigo" di Sylvain Reynard:

Gabriel è perso nell’inferno del suo passato
Julia è prigioniera nel purgatorio del suo presente
Insieme troveranno la strada per il paradiso…
COVER ORIGINALE

È uno stimato professore universitario, un’autorità negli studi danteschi. Eppure, dietro quella maschera di affascinante uomo di successo, Gabriel Emerson nasconde un animo inquieto: i demoni del passato non gli danno tregua, sebbene cerchi di placarli cedendo a ogni tentazione, alla lussuria più sfrenata, ai giochi di potere, alle pratiche sessuali estreme. Poi, d’un tratto, nella sua vita arriva Julia, una giovane e ingenua studentessa. A Gabriel basta uno sguardo per rendersi conto che quella donna potrebbe davvero salvarlo, guarendo le sue ferite. Ma Gabriel ha paura. Proprio come Dante, Gabriel è circondato da una selva di rimpianti e di peccati inconfessabili. Sarà capace di abbandonare la strada dell’eccesso e di dedicarsi totalmente a un’unica donna, oppure il suo lato oscuro prenderà il sopravvento, impedendogli di amare persino la sua Beatrice? 

Raffinato, romantico e audace, Gabriel’s Inferno unisce passioni travolgenti e dolorosi segreti, fantasie erotiche e intense emozioni, dando vita a una grande storia d’amore che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.

Cosa penso:
Quando si dice “seguire la tendenza”, “cavalcare l’onda”, “andare a passo con i tempi”, “fin che la barca va… lasciala andare”… - mmm… quest’ultima è al quanto discutibile - be’, mai detti sono stati più veri di questi, se in riferimento al genere che va per la maggiore ultimamente: il genere erotico.
Se in passato spopolavano vampiri liceali con un secolo di verginità alle spalle e ultra brillantinosi alla luce del sole, licantropi con il testosterone a mille e svariate e svariate Bella Swan di vario genere, adesso sono stati surclassati da questo genere, di riferimento ad un pubblico più adulto ma nato come fan fiction della suddetta serie - come non dimenticare il boom dell’anno scorso delle “Cinquanta Sfumature”, serie che ha aperto le danze ad una valanga di romanzi erotici approdati in Italia con una tale prepotenza tanto da far scandalizzare i moralisti e i ben pensanti.
Dalle Cinquanta Sfumature ne ho letti parecchi libri di questo genere, e chi più, chi meno, come trama si avvicinava alla serie della James.
Alcuni romanzi sono stati veramente penosi, per non dire disgustosi, letture lasciate in sospeso.
Altri sono stati assurdi, altri ancora pesanti.
Ma tutti avevano un unico punto in comune, a parte il tema trattato: protagonisti con passati oscuri alle spalle, per di più il protagonista maschile, che trovavano la loro ancora di salvezza spesso in ragazze anonime che si sentivano nullità e al quanto cozze ma che in realtà non avevano nulla né di inutile, né di cozza.
Il libro di cui sto per parlarvi si annovera anch’esso tra gli erotici. Un libro altalenante, che mi ha portato ad avere pareri contrastanti durante l’intera lettura.

“Gabriel’s Inferno. Tentazione e Castigo”, è il primo libro della serie “Gabriel’s Inferno” di Sylvain Reynard e non è da meno, come trama e supercomplessità mentali dei protagonisti, rispetto alle altre serie che ci sono già in giro.
Infatti… narra la storia di un professore universitario specializzato in Dante, Gabriel Emerson, “complessato a più non posso, indossa una maschera di giorno di perfetto e rispettato professore, per poi buttarla di notte e trasformarsi nella dissolutezza in persona...”, e di una specializzanda in Dante, Julia Mitchell, “che nonostante sia anonima, guarda caso fa svalvolare il composto di giorno - ma non tanto di notte - professor Gabriel facendo sì che si innamori perdutamente di lei e divenendo così la sua arma di redenzione...”.
Però, “Gabriel’s Inferno”, si discosta decisamente dal resto degli erotici: prima fra tutti non è inframmezzato una pagina sì e una no da scene di sesso acrobatiche e allucinanti, niente fruste e frustini, niente spacconate alla Mr. Grey.
L’unica scena di sesso la ritroviamo solo alla fine, e non è sesso anonimo o valvola di sfogo, ma l’unione più pura e normale che ci possa essere fra un uomo e una donna che si amano: Gabriel e Julia fanno semplicemente l’amore.
Inoltre rispetto agli altri libri non è per nulla volgare – come non dimenticare il linguaggio osceno di Eva Tramell, protagonista della serie Crossfire Trilogy di Sylvia Day – anzi, l’ho trovato a tratti anche poetico.
Parola grossa, vero?
Be’, è così, invece.
I due si corteggiano citando Dante, facendo riferimenti alla storia impossibile tra Dante e Beatrice, ed è forse questa la parte più erotica del romanzo: il corteggiamento di Gabriel nei confronti di Julia, il fatto di non poter andare al di là dei baci e di qualche carezza perché il loro rapporto è proibito dal regolamento dell’università, ma la tensione sessuale tra i due è palpabile, concreta ma anche giusta e regala più di un batticuore e di sospiri a chi si ritrova a leggere delle loro tribolazioni amorose.

Se mi fossi dovuta basare solo sulla trama, allora avrei dato un punteggio pieno a questo romanzo.
Ma, c’è da considerare la forma, lo stile narrativo scelto, che in questo caso lascia un po’ discutere.
Soprattutto i dialoghi presenti in questo romanzo mi hanno fatto storcere un tantino le labbra: mi sono sembrati non tanto inutili, ma scarni, privi di sostanza o meglio dire mal congeniati.
Sembrava che fossero stati ideati da tutt’altra mente o meglio, stessa mente ma scritti da tutt’altra mano. Li ho trovati infantili, privi di quello stile che caratterizza invece la parte descrittiva del romanzo, che non fa una piega, soprattutto quando fa riferimento alle emozioni dei due protagonisti.
Non so se dipende dall’autore o è stato frutto di una traduzione sbagliata, ebbene, questo mi ha deluso, lasciandomi l’amaro in bocca.
I dialoghi sono la colonna portante di un bel libro… un romanzo non è fatto solo di descrizioni, un romanzo come si deve comunica con noi lettori e lo fa soprattutto attraverso i dialoghi… e se la loro sostanza, la loro anima, viene a mancare, ebbene la comunicazione arriva distorta o, peggio ancora,viene meno.

Questo il motivo delle tre stelle, il mezzo punto in più va alla trama che, se pur riprende i soliti cliché, ha una sua originalità.
Lo CONSIGLIO?
Certamente!!!
Se ne avete letto parecchi di libri di questo genere e siete sopravvissuti, “Gabriel’s Inferno” non sarà certo un problema per voi.
È inutile dire che è una lettura sconsigliata per chi di questo genere non ne vuole sentire parlare neanche pagato a peso d’oro…
anche se, forse

L'ho letto il... 16 Maggio 2013
GIUDIZIO: 1/2

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