Nuovo appuntamento con la rubrica:
"In My MailBox"...
IN CHE COSA CONSISTE???
"In My MailBox" è una rubrica settimanale ideata da
Kristi di
The Story Siren (infatti dal blog ho preso non solo l'idea, ma anche il logo)
e dedicata ai libri comprati, ricevuti in regalo o gentilmente inviati da autori e case editrici.
La differenza sta che la sottoscritta, qui metterà solo
i libri ricevuti in regalo o gentilmente inviati da autori e case editrici (si perché sono molto affezionata alla mia rubrica "
Spendi & Spandi") e... non sarà settimanale.
Questo perché, purtoppo o ahimé, non sempre ricevo libri in regalo settimanalmente...
MAGARI!!!
Ecco il libro che mi è arrivato oggi...
Vorrei ringraziare la Delos Books
per avermi inviato questo libro:
TITOLO: "Il primo giorno" (Vol.1 della trilogia L’ERA DEL MONDO
MORTO)
TITOLO ORIGINALE: "The First Days"
AUTORE: Rhiannon Frater
COLLANA: Odissea Zombie
ISBN: 9788865301814
USCITA: Ottobre 2011
TRAMA:
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COVER ORIGINALE |
Mentre è in fuga da un’orda di famelici Non Morti per salvarsi la
pelle, Katie si imbatte nella drammatica ritirata di Jenni dall’attacco dei
suoi familiari, intenti a volerle strappare ogni arto del corpo.
Unite per necessità, nelle oscurità di un mondo sull’orlo dell’abisso,
le ragazze si rifugiano
tra le colline del Texas dove scoprono un gruppo di sopravvissuti
isolati in una roccaforte di fortuna. Nel fortilizio i superstiti lottano per
la sopravvivenza, sfidando giorno dopo giorno le probabilità di spuntarla
sull’orda di zombie.
Katie e Jenni sanno che la realtà non sarà mai più la stessa; ciò
nonostante la vita continua. Nuove amicizie, nuovi amori e nuove famiglie
crescono dalle ceneri dell’orrore e della tragedia. La gente guarisce. E
sopravvive.
“In quel momento di relativa tranquillità, Katie
si rese conto di avere una certa difficoltà a credere che fosse tutto reale. Il
mondo sembrava come prima. Anche la stazione di servizio, con le sue pompe, il
negozietto e il ragazzo dietro al bancone.
Ma non poteva essere vero. Non se gli zombie
potevano camminare sulla terra.”
IO, RHIANNON FRATER...
Carissimi
lettori,
sono felice di apprendere che il mio romanzo
"Il Primo Giorno" verrà pubblicato presto dalla Delos Books. Amo il
vostro paese e la vostra gente. D'altronde i genitori di mia madre sono
italiani... inutile nascondere quanto sia felice di sapere che la prima
edizione estera del mio libro sarà pubblicato in Italia. Dato che sono una fan
del genere horror, sono consapevole del forte impatto che i registi italiani
hanno avuto sulla comunità dell'orrore americana. Partecipai a una convention
horror alcuni anni fa e ancora conservo un po' di reliquie sacre dei
più importanti film di Dario Argento e Lucio Fulci.
Gli zombie
sono molto popolari in questo momento, ma il mio amore per in Non Morti è nato
quando ero solo una bambina, con i film "Zombi" e "La Notte dei morti
Viventi". All'epoca mi coprivo gli occhi con il cuscino per il terrore, e
oggi invece sono i miei mostri preferiti; non lo avrei mai immaginato. Ammetto
che "Zombi" mi ha procurato più di qualche incubo la notte.
Naturalmente, molti di questi incubi hanno ispirato il romanzo che presto
leggerete. La loro implacabile fame di carne umana e la spietata caccia alle
vittime mi terrorizzavano a morte.
Be', allora perché occuparsi di zombie se li
temo a morte? Sono stata ispirata da un'immagine forte, che è entrata nella
mente un giorno che ero al lavoro. Vidi una giovane mamma in piedi sulla
veranda di casa che fissava con lo sguardo delle piccole dita sotto la porta.
In quel momento immaginai che le dita appartenessero ai suoi figli zombie di
due anni intrappolati all'interno della casa. Durante la pausa scrissi la scena
su un foglio di carta più velocemente che potevo e la pubblicai su un forum
online. Quella scena oggi è l'inizio de Il Primo Giorno. I feedback
incoraggianti apparsi su quel forum mi incitavano a scrivere e a proseguire la
storia, così mi sono decisa a continuare, e nei due anni successivi avevo il mio
romanzo. Pochi anni più tardi (lo scorso anno), la Tor Books ne ha
acquisito i diritti, insieme a uno Studios che ha opzionato la saga per una possibile
trasposizione cinematografica o una serie Tv.
Anche se
"Il Primo Giorno" è ambientato in Texas (dove sono nata e vivo ora),
la storia è davvero universale. I due personaggi centrali, Jenni e Katie, non
solo formano un'amicizia veloce l'una con l'altra, ma sono entrambe donne forti
e pronte a lottare pur di salvare i loro cari dagli zombie affamati. Più tardi,
si uniscono ad altre persone nella costruzione di una comunità in mezzo al
mondo dei morti viventi, per cominciare a creare una nuova famiglia con altri
sopravvissuti. Il romanzo è una veloce storia piena di orrori, scene gore,
azione e humor nero. E in cuor mio spero che vi entusiasmi come ha entusiasmato
me.
Un caro abbraccio,
Rhiannon Frater.
L’AUTRICE
Rhiannon Frater vive
e lavora ad Austin, in Texas, con il marito. Rhiannon ama leggere, guardare
film, divertirsi con i videogiochi e trascorrere intere giornate con gli amici
quando non è occupata al computer a scrivere le sue storie. In passato ha
collaborato a
The Edge Magazine e
Reloaded Monthly. Come autrice
indipendente ha pubblicato gli Urban Fantasy
The Tale of the Vampire Bride e
Pretty When She Dies, quest’ultimo opzionato per un film
cinematografico, e la trilogia
As the
World Dies: A Zombie Epic, con la quale si è aggiudicata per due volte il
Dead Letter Award. Le sue zombie novel sono diventate in poco tempo un vero e
proprio caso letterario, di recente passate nelle mani della Tor Books per un
rilancio editoriale internazionale e della Fox Law Group per un possibile
adattamento cinematografico o televisivo. Il suo blog è
rhiannonfrater.blogspot.com. Il sito della saga è
http://astheworlddies.com/
Di questo libro ve ne avevo già parlato
qui
E voi cosa avete acquistato?
Quale libro vi è arrivato in omaggio o vi è stato regalato?
ALLA PROSSIMA!!!
In uno scenario letterario che vede come protagonisti indiscussi dell’Urban Fantasy i vampiri, non è facile far decollare una storia dove i protagonisti non sono così fascinosi e dove spesso perdono membra e viscere per strada nelle loro andature claudicanti nell’attesa di chiudere le loro fauci in succulente libbre di carne umana possibilmente viva e vegeta.
Ma ultimamente i racconti sugli zombie stanno iniziando a spopolare, che siano dei poveri esseri senzienti emarginati dalla società in quanto etichettati come “diversi” o che siano il classico mostro hollywoodiano da cui bisogna scappare a gambe levate appena se ne sente solo la puzza.
Ed è a quest’ultima categoria che si colloca Il Primo Giorno, romanzo che apre la fortunatissima trilogia di Rhiannon Frater, “L’era del mondo morto”.
Sin dall’inizio… sin dalle primissime frasi, sono rimasta colpita dalla bravura dell’autrice.
In quelle frasi è condensato tutto il dolore e l’orrore di una madre che prende coscienza che il mondo così come lo conosceva solo poche ore prima non esiste più… che se pur consapevole di dover reagire, voltarsi e iniziare a correre, è paralizzata dal terrore e dal senso di colpa di dover abbandonare quelli che fino a pochi istanti prima sono stati i suoi figli… ma le leggi della natura sono state sovvertite… il mondo è impazzito… il mondo è morto.
Sarà l’arrivo “provvidenziale” di una bellissima sconosciuta su un furgoncino scassato, a salvare la vita di Jenni da una morte orrenda per mano dei suoi familiari… o quel che ne è rimasto di loro.
Così inizia l’avventura di due donne, Jenni e Katie, in compagnia di Jack un cucciolo di pastore tedesco, in fuga nelle aride terre texane da un’orda di zombie che sin dalle prime luci del mattino ha raso al suolo intere città.
Tra le due donne si instaurerà una profonda amicizia… con il loro fardello, con un passato dolce e amaro alle spalle, scappano verso un futuro ormai incerto.
Obbligo: NON FERMARSI.
E cosi Katie diventerà la roccia su cui si aggrapperà l’insicura Jenni, vedendo in lei una figura forte e autorevole che riuscirà a portare entrambe verso la salvezza.
Non starò qui a narrarvi la storia, il mio consiglio è quello di leggere il libro e scoprire da voi il susseguirsi degli eventi e vi garantisco che ne varrà la pena.
Ma voglio parlarvi di quello che mi ha trasmesso questo libro…
Quello che più mi ha colpito de Il Primo Giorno è che il libro è un inno alla vita…
Già, sembra strano vero?
O vi sembrerò io uscita definitivamente fuori di testa…
Un libro che parla di zombie, come cavolo può essere un inno alla vita?
Nonostante il mondo stia andando allo sfracello… nonostante il mondo di una volta non esiste più, quei pochi uomini (inteso come genere umano) rimasti in vita e illesi hanno deciso di VIVERE e non sopravvivere.
Anche se le prospettive di una vita tutte rose e fiori sono pari a zero, non ha più nessuna importanza guardasi alle spalle e piangere un passato idilliaco… forse non ha nessuna importanza guardare a un possibile futuro… ormai non c’è più niente di certo.
Ma perché non vivere la giornata così come si presenta: se nella spensieratezza o nel terrore di essere sbranati vivi da quelli che una volta erano i tuoi vicini di casa… ma l’importante è gioire delle piccole vittorie, guardare agli sbagli come un possibile insegnamento e andare comunque avanti fino ad attendere il domani.
Come si dice… perché non vivere alla giornata?
“Dopotutto, domani è un altro giorno”
Inoltre è un libro che parla di amicizia, pura e incondizionata… un’amicizia che nasce nelle condizioni più nefaste e pianta le sue radici in un mondo in bilico ma che è destinata a durare per sempre…
Ed è un libro che ci fa capire che in un mondo di morte e distruzione c’è sempre spazio per l’amore... ci incoraggia a non avere paura di innamorarsi di nuovo… aprire nuovamente il nostro cuore e ridargli la capacità di gioire e amare…
Ora, cari amici, questo è o non è un inno alla vita.
Insieme alle due protagoniste ho vissuto momenti di vera angoscia…
Insieme alle due protagoniste ho vissuto momenti tristissimi…
Insieme alle due protagoniste ho vissuto momenti divertenti…
Insieme a loro, ho gioito e pianto.
Un libro che vale la pena leggere…
CONSIGLIATO!!!