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domenica 6 novembre 2011

RECENSIONE: "BREATHERS. L'ANONIMA ZOMBIE"

"Breathers. L'Anonima Zombie" di Scott G. Browne:

La vita di Andy è un macello! Anzi, la non vita di Andy!
Diventato da poco uno zombie, è costretto a vivere nella cantina dei suoi genitori, frequenta l’Anonima zombie e come se non bastasse non può neanche lamentarsi visto che le sue corde vocali sono rimaste danneggiate al momento dell'incidente!
Le cose sembrano cambiare quando Andy incontra Rita, uno schianto di zombie che si è suicidata tagliandosi le vene, e Jerry, zombie dall'erezione permanente con la passione per la pornografia e per il Rinascimento.
COVER ORIGINALE
Stanco delle discriminazioni che quotidianamente riceve, Andy decide di intraprendere la sua personale protesta in difesa dei diritti di tutti gli zombie. Ma la causa acquista subito un enorme eco nei Media, e Andy, suo malgrado, diventa presto una celebrità...
Breathers è una dark comedy sul significato di esser vivi, o meglio di non essere non–morti, una «storia di sofferenza e redenzione, come Il colore viola o il Nuovo Testamento. Solo con l'aggiunta del cannibalismo».

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:
Questo è un romanzo che ho desiderato sin dalla prima volta che ne ho sentito parlare, ma per forza maggiore, solo recentemente sono riuscita a procurarlo (grazie Casini Editore!!!) e leggerlo.
La prima impressione è stata quella giusta:
“Breathers. L’anonima Zombie” è un libro accattivante ed ironico che ci presenta il terrificante mostro hollywoodiano, lo zombie, sotto una luce ben diversa, che si discosta dallo stereotipo che il cinema ci ha portato a conoscere.

Gli zombie sono una realtà concreta nel mondo creato da Scott Browne: costituiscono una minoranza, sono ghettizzati e soggetti ad insulti, pestaggi, rappresaglie, scommesse di iniziazione per le confraternite – che collezionano arti di zombie come se fossero trofei - e spesso ricettacoli di cibo proveniente dai fast food, di frutta e verdura.
Protagonista e voce narrante della storia è Andy, che si risveglia in un obitorio circa due giorni dopo essere deceduto a seguito di un incidente stradale che è costato la vita anche alla moglie – morta e non più risorta.
E così inizia la nuova “NON VITA” di Andy, passato dallo status di “Breathers”, cioè umano con tutti i suoi diritti, a “zombie”, un non morto con nessun diritto in quanto perso nel momento della morte.
Non si sa cosa porta alla rianimazione di alcuni cadaveri, forse un’anomalia genetica, ma fatto sta che gli zombie esistono, fanno parte della società e non sono quei mostri assetati di sangue che George A. Romeo ci ha portato a conoscere tramite i suoi film.
L’unica differenza tra l’“Andy-Breathers” e l’“Andy-zombie” è che quest’ultimo non ha più un cuore che batte e, se non fa un continuo uso della giusta dose quotidiana di forma aldeide, si decompone in fretta.
Ma essere uno zombie al giorno d’oggi non è facile… diciamo che lo status di “zombie” non ti da una “giusta” popolarità, anzi di porta ad essere il bersaglio preferito di insulti, di pestaggi e… di cibo.
Così per poter affrontare questa nuova condizione, questa non vita, e la continua emarginazione a cui è sottoposto, non solo da parte di estranei, ma anche dai genitori, soprattutto dal padre, Andy decide di aderire ad un gruppo di sostegno, L’ANONIMA ZOMBIE, dove gli zombie si riuniscono e parlano della loro morte, della loro non-morte, delle loro ansie e paure.
QUOTE:
[…] Eppure continuo a pensare che dovremmo sceglierci un nome diverso da “Anonima zombie”. Dopotutto, se sei un morto vivente, sei anonimo pressappoco quanto un travestito con la ricrescita della barba in bella vista.
E sarà proprio all’ Anonima Zombie, che Andy incontrerà “morti” interessanti come il suo neo-logorroico-in continua erezione amico Jerry, morto anch’egli in un incidente stradale, e Rita, una sexy zombie morta suicida, di cui presto se ne innamorerà… e sarà pure ricambiato.
Presto Andy e compagni iniziano a vedere in loro dei cambiamenti all’inizio poco significativi, come la camminata meno claudicante di Andy o il fatto stesso che inizia ad emettere alcuni suoni più simili a parole (prima muto perché al momento dell’incidente la sua gola era stata danneggiata); come le ferite rimarginate ai polsi di Rita; lo scalpo in via di guarigione di Jerry… poi via via più significativi, come non decomporsi più, iniziare a sudare, a versare lacrime e… avere un cuore che batte e la capacità di riprodursi…
Che cosa sta succedendo a questo strano gruppo dell’ Anonima Zombie di Santa Cruz?
Cosa li porta a risanare i loro corpi?
Perché hanno nuovamente un cuore che batte?
Sarà la stessa malformazione genetica che li ha riportati indietro dalla morte o… UN NUOVO TIPO DI ALIMENTAZIONE?
QUOTE:
Spero che la nostra graduale trasformazione possa essere attribuita a un miracolo divino, alle mani di Dio, non ai salubri effetti di amici e vicini. Se è buona la prima, allora spero di poter rinunciare al mio ardente desiderio per la carne umana. Se è vera la seconda, allora spero di riuscire a trovare un buon batticarne.
Andy, 
raccolto in un momento di preghiera in una chiesa… 
un attimo prima di essere denunciato dal prete all’ Animal Control.
 
Al di là del lato ironico, “Breathers. L’Anonima Zombie” è una denuncia verso la società odierna. Una società che sostiene di fondare i suoi principi sull’uguaglianza e la tolleranza, ma che in realtà si discosta da essi, maturando sempre più atteggiamenti opposti fino allo sfocio di comportamenti incivili e antisociali.
“Breathers. L’Anonima Zombie”, mette in evidenza quelle che sono le falle della società del ventunesimo secolo, che si vanta di essere moderna e all’avanguardia, ma che non può fare a meno di comportamenti omofobi, xenofobi e di tolleranza pari a zero: tutto ciò che costituisce una minoranza è un MALE, fa paura e deve essere, in un modo o nell’altro, debellato.

L’epilogo di questo simpaticissimo romanzo è scontato, ma allo stesso tempo l’unico possibile.
Una situazione portata allo stremo, presto o tardi porta la “controparte” a reagire con conseguenze nefaste: sono stati i Breathers, con le loro paure e, soprattutto, con i loro pregiudizi, ad aver “trasformato” ( e qui il termine ci sta tutto) gli zombie nel classico stereotipo hollywoodiano…
… quello e… gli effettivi benefici che la carne dei Breathers ha sugli zombie.
QUOTE:
Presto o tardi sarebbe successo qualcosa del genere, o per rappresaglia o per il semplice piacere di assaporare carne umana. Siamo zombie. Mangiamo Breathers. Nutrirci è nella nostra natura. E anche se si può riuscire a sopprimere la natura per un certo periodo, alla fine rivendicherà con insistenza di essere assecondata. E più si asseconda, più diventa famelica.
Libro unico nel suo genere…

CONSIGLIATO!!!
 
L'ho letto il... 2 Novembre 2011
GIUDIZIO:

Recentemente avevo già dedicato a questo libro uno speciale, ecco il link:
http://lasciamileggere.blogspot.com/2011/10/anteprima-breathers-lanonima-zombie-di.html

2 commenti:

  1. D'accordissimo con tutto quello che hai scritto! "Breather" è davvero un bel libro... niente di già sentito e soprattutto molto umoristico!
    Bella recensione! ;)

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  2. Grazie Sara!!!
    Cmq., lo devo a te se sono venuta a conoscenza di questo libro.

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