Ragazzi questo è un giorno memorabile nella storia di "LASCIAMI LEGGERE", e soprattutto per la sottoscritta.
Ho avuto il piacere di leggere e poi recensire un libro di un'esordiente scrittrice italiana, Rossella Martielli, di cui è stato pubblicato qualche giorno fa il suo primo romanzo, In Ricordo di Noi.
Ho già pubblicato un post con la scheda del libro, se volete saperne di più cliccate qui.
Oltre ad aver letto In Ricordo di Noi, ho avuto la fortuna di poter fare quattro chiacchiere con Rossella Martielli che ha gentilmente "rilasciato" un'intervista alla sottoscritta per il mio blog e per tutti i suoi sostenitori...
Ma procediamo con ordine: prima vi ripresento il libro, la trama, la mia recensione e poi passiamo all'intervista...
"In Ricordo di Noi" di Rossella Martielli:
Alice
ha vent'anni e nei momenti migliori si sente una ragazza come tante: una vita
di provincia, pochissimi amici, un lavoro part-time, l’università e un
fidanzato non troppo innamorato. I momenti peggiori sono quelli dell'ansia,
delle crisi depressive e della paura di non riuscire più a reggere quel senso
d’inadeguatezza che si porta dietro da sempre. Tutto scorre come al solito fino
a quando strani incubi iniziano a sconvolgerle le notti e il misterioso ragazzo
dagli occhi blu comparso in sogno inizia a frequentare le sue stesse lezioni.
Nell'istante stesso in cui i suoi occhi incrociano quelli di Alex, un inconscio
presagio la avverte che qualcosa di brutto sta per succedere nella sua vita. In
un crescendo di angoscia, che come una marea si ritrae soltanto per tornare più
forte di prima, inizia a vivere una vita parallela nei sogni, una vita fatta di
imprevedibili premonizioni, oscure visioni di morte e irragionevole amore.
Complici un misterioso libro venuto dal passato, un’antica leggenda e una
fontana dalle acque color sangue, realtà e sogno s’intrecceranno sempre più
indissolubilmente fino all'invitabile epilogo, quando la morte restituirà un
senso a ogni cosa.
*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
Cosa penso:
“È questa una vicenda antichissima e inquietante, condita dal sapore
agrodolce della passione amorosa, da raccontare durante le interminabili
serate invernali…
… quelle che iniziano con un aranciato crepuscolo pomeridiano,
quando le anziane nonne radunano i nipotini più grandicelli intorno a sé
[…] e iniziano a narrare la storia che ogni fanciulla dal cuore tenero
teme – e allo stesso tempo desidera – essere vera”
E se il fato ci desse una seconda possibilità di cambiare il nostro destino…
E se la tua anima ricordasse “ricordi” di una vita passata…
E se il tuo cuore riconoscesse anche in una seconda vita la sua anima gemella…
…e se si avesse la possibilità di tornare indietro e salvare la persona amata sacrificandoci al posto suo…
Questa è la storia di due ragazzi: Alice e Alex…
questa è la storia di un amore, un amore vero, che ha travalicato lo squarcio del tempo, permettendo a due persone nate per stare insieme, nate per essere anime gemelle, di ricontrarsi un’ultima volta, solo per pochi giorni, per rivivere un amore che è stato e che sarebbe potuto essere, fin quando il FATO, beffardo, viene a riscuotere il suo prezzo…
questa è la storia di un amore, un amore vero, che ha travalicato lo squarcio del tempo, permettendo a due persone nate per stare insieme, nate per essere anime gemelle, di ricontrarsi un’ultima volta, solo per pochi giorni, per rivivere un amore che è stato e che sarebbe potuto essere, fin quando il FATO, beffardo, viene a riscuotere il suo prezzo…
…e se si avesse la possibilità di tornare indietro e salvare la persona amata sacrificandoci al posto suo…
… VOI CHE FARESTE?
… VOI CHE FARESTE?
QUOTE pag. 148
Morire al posto tuo mi sembrò la più grande benedizione del mondo, non potevo chiedere di più. […]
Dovevo vederti un’ultima volta, parlarti… stringerti e respirare l’odore della tua pelle.
Io ricordo tutto di noi. Lo ricorderò per sempre.
(Lettera di Alex)
”In Ricordo di Noi”
è una storia che ti prende dall’inizio fino alla fine, portandoti a
vivere quelli che sono i timori, le gioie e i sentimenti della nostra Alice…
…portandoti a vivere la magia del vero amore…
e portandoti nel mondo della leggende e del mito...
…portandoti a vivere la magia del vero amore…
e portandoti nel mondo della leggende e del mito...
...insomma tutto questo è per dirvi che ho passato una fantastica giornata in compagnia di questo libro.
CONSILGLIATO!!!
QUOTE pag. 146
Quando mi hai raccontato dei tuoi sogni […] ne sono stato felice. Felice perché questo voleva dire che qualcosa di noi era rimasto in te anche dopo la morte, oltre la fine e l’oblio di una vita, la mia, cancellata per sempre.
[…]I nostri ricordi.
I ricordi della lunga storia d’amore che questo tempo vorrebbe non fosse mai esistita. Ma c’è stata, e io non avrei mai potuto sperare che tu la ricordassi.
(Lettera di Alex)
QUOTE pag. 147
Un tempo ci amavamo come credo pochi eletti al mondo siano in grado di fare…
(Lettera di Alex)
L'ho letto il... 29 Marzo 2011
INTERVISTA a ROSSELLA MARTIELLI
1. Ciao Rossella,
benvenuta nel mio blog, è un piacere averti qui! Hai voglia di presentarti?
Con piacere! Mi chiamo Rossella Martielli, ho 28 anni e una passione così
sfrenata per i libri da aver trasformato un hobby in mestiere! Fin da piccola,
infatti, leggevo moltissimo, e una volta all’università dopo la laurea in
sociologia ho deciso di specializzarmi in editoria. Oggi lavoro come editor e
correttrice di bozze per una casa editrice della mia città, e trascorro gran parte
della mia giornata circondata dai libri: quelli che scrivo, quelli che leggo e
quelli che correggo… direi che davvero non posso desiderare di più! Abito in
Puglia, in un paese della provincia di Bari, ma ho studiato e vissuto prima a
Urbino poi a Roma. Queste esperienze mi hanno lasciato molto, ma mi hanno anche
fatto capire che volevo tornare nella mia terra natale e rimanerci. So che
trasferendomi a Milano potrei magari far carriera nel mondo dell’editoria, ma
la mia ambizione è un’altra: essere felice. E ho capito che posso esserlo solo
qui, circondata dalla mia famiglia e dagli amici che amo più di me stessa.
2. Quali sono i tuoi autori e libri preferiti e i generi che più ami?
Sono una che spazia
molto tra i generi letterari, anche se i generi che più prediligo sono il
romance, lo young adult, i thriller e i saggi di psicologia. Da adolescente ho
letto moltissimi classici della letteratura italiana e straniera, innamorandomi
alla follia di Flaubert e Jane Austen, oggi invece mi lascio ispirare dal momento
e dal periodo che sto vivendo: se ho bisogno di svago e di tirarmi su il morale
scelgo i gialli scandinavi, quelli alla Stieg Larsson per intenderci, mentre se
sono in vena di riflessione adoro Alan de Bottom, Milan Kundera e Jeffrey
Eugenides. I miei due libri preferiti, tuttavia, rimangono “Madame Bovary” di
Flaubert e Tokyo Blues di Murakami Haruki, un libro che ho letto dieci volte e
che mi è entrato dentro. Sono contro lo snobismo intellettuale di quelli che
reputano degna di attenzione solo un certo tipo di narrativa, quella “più
impegnata”, per così dire. Io credo che anche uno young adult come Twilight, se
scritto bene e se capace di regalare emozioni, sia degno di rispetto quanto un
trattato di filosofia. Però non parlarmi di Moccia… ecco, lì divento snob
anch’io!
3. Hai pubblicato
diversi racconti che hanno riscosso molto successo facendoti vincere concorsi
letterari e riconoscimenti… e adesso è stato pubblicato il tuo primo romanzo.
Com'è stato il percorso per arrivare alla pubblicazione e cosa ti senti di
consigliare agli autori emergenti?
Il mio percorso devo
dire che è stato abbastanza semplice e agevole, cosa che non mi aspettavo
assolutamente. È avvenuto tutto con molta naturalezza: ho partecipato a dei
concorsi e li ho vinti, e questo mi ha dato la spinta e il coraggio di finire
il mio romanzo e inviarlo in valutazione a diverse case editrici, quelle più
interessate al genere… quando ho ricevuto la proposta della 0111Edizioni non
potevo crederci, è stata una gioia immensa!
Non avrei mai pubblicato a pagamento, perciò
se non avessi ricevuto nessuna proposta, “In ricordo di noi” sarebbe rimasto
gelosamente custodito nel mio cassetto.
Agli emergenti
consiglio di provarci e riprovarci senza arrendersi davanti alle inevitabili
delusioni, ma soprattutto di essere umili e sapersi adattare alle esigenze
degli editori… in questo mondo c’è fin troppa arroganza, tutti sono convinti di
aver scritto il capolavoro del secolo e non sono disposti al minimo
compromesso. In realtà l’esperienza mi ha insegnato che è l’umiltà la vera
carta vincente. Se sei umile accetti i consigli altrui e questo ti aiuta a
migliorare. Ti confesso una cosa: prima di inviarlo alle case editrici, “In
ricordo di noi” ha partecipato a un torneo letterario dove altri scrittori giudicavano
l’opera… ho ricevuto molti elogi, certo, ma anche molte critiche al mio modo di
scrivere, alcune delle quali davvero feroci. A posteriori posso dirti che le
critiche mi sono state infinitamente più utili per migliorare il mio stile e la
trama, e sono convinta che se il romanzo c’è l’ha fatta è stato anche grazie
alle modifiche che ho apportato dopo aver letto il parere di queste persone. E
poi un’ultima cosa mi sento di dirla: non pagate mai per pubblicare. Svilite il
vostro lavoro di scrittori e alimentate un mercato fatto di beceri tipografi.
Un editore vero è quello che investe su di voi e sulla vostra opera.
4. “In ricordo di
noi” è il tuo primo romanzo. Com’è stato vedere realizzare questo tuo sogno?
Cos’hai provato nel momento in cui lo hai visto su importanti siti quali La Feltrinelli, IBS o
addirittura aNobii?
È stato qualcosa di
indescrivibile… la realizzazione di un sogno che mi è sempre sembrato così
irrealizzabile da non avere nemmeno il coraggio di esprimerlo ad alta voce!
Sono felicissima… e posso tranquillamente affermare di stare vivendo uno dei
periodi più felici della mia vita, sia a livello umano che professionale.
5. Parlaci di
"In ricordo di noi". Com'è nata l'idea del romanzo?
L’idea è nata per
caso, durante un triste pomeriggio d’autunno. Avevo chiuso da pochi mesi una
storia importante e molto dolorosa, che aveva lasciato pesanti strascichi
dentro me. Ero alla ricerca di una nuova speranza, forse di un sogno che mi
aiutasse ad andare avanti trovando il coraggio di credere ancora nell’amore, e
l’idea di scrivere mi sembrava terapeutica… da quando ero bambina ho sempre
tenuto prima dei diari poi un blog, perciò scrivere non era certo una novità.
Ma decisi che per la prima volta mi sarei cimentata in un vero romanzo. Anche
perché la storia mi era venuta in mente di getto e mi aveva commossa così tanto
da caricarmi di entusiasmo… immergermi in questo progetto mi ha aiutato a
superare giorni bui e mi ha restituito la voglia di sognare e credere
nell’amore, quello vero, che probabilmente non ho mai conosciuto. I miei
rapporti con gli uomini, infatti, sono sempre stati molto simili a quelli che
Alice ha con il suo fidanzato, Mattia.
6. Alice è la
protagonista del tuo romanzo. Quanto c’è di te in lei?
Tantissimo. Alice è
un po’ il mio alter ego, la trasfigurazione simbolica dei miei pensieri, delle
paure, delle speranze e del modo che avevo a vent’anni di approcciarmi al
mondo… Vive alcune esperienze realmente vissute da me – la scena in cui lei
scopre i tradimenti del fidanzato dal suo computer, per esempio, è reale al
cento per cento – ma ovviamente molto altro è frutto della fantasia. In ogni
caso, di quelli creati sinora, rimane il personaggio che più si avvicina alla
sottoscritta. La differenza più grande è che io, a differenza di Alice, sono
estroversa e piena di amici, ma questo non nasconde una certa dose di
timidezza, che col tempo ho imparato a nascondere molto bene.
7. Circa a metà
romanzo si fa riferimento ad una leggenda, la Leggenda della Fontana
Rossa. È una vera leggenda di Paese o è frutto della tua fantasia?
Sai che me l’hanno
chiesto in molti? Sono contentissima che la leggenda sia piaciuta, perché devo
ammettere che è interamente frutto della mia fantasia! I luoghi cui mi sono
ispirata esistono davvero, e vere sono anche le sensazioni di pace e serenità
che riescono a trasmettere, ma il resto è una mia invenzione. Ho sempre adorato
le leggende, e quelle inerenti la Fontana Rossa sono state le prime pagine che ho
scritto del romanzo.
Solo inseguito ho
pensato a come avrei potuto inserirle nella narrazione.
8. C’è qualcosa in
particolare che vorresti far sapere a chi leggerà “In ricordo di noi”?
Che credere nei
sogni è importante, anzi, vitale. E che per quanto la vita sia stata dura e per
quante delusioni ci abbia riservato, niente ci impedisce di pensare che il
domani sarà diverso, che qualcosa di meraviglioso è pronto per noi proprio
dietro l’angolo. La sofferenza ha sempre un senso, un significato profondo, sta
a noi scoprirlo, trarne forza e insegnamento.
9. Hai altri “lavori
in cantiere”?
Moltissimi! Tanto
per cominciare tra un paio di mesi esce il mio secondo romanzo, con un’altra
casa editrice, mentre ho appena inviato il terzo in valutazione. Come amo
spaziare tra le letture, così amo spaziare tra diverse scritture: dopo il
romance “In ricordo di noi”, infatti, sarà la volta di un noir molto, molto
erotico… E poi anche quest’anno parteciperò a diversi concorsi letterari per
racconti, incrociate le dita per me ;-)!
10. Non voglio più
stressarti oltre ma hai qualcosa da aggiungere?
Solo che sei stata
gentilissima e che è stato un piacere collaborare con te!
Credimi Rossella, il piacere è stato tutto mio...
Grazie ancora per avermi dedicato il tuo tempo!!!
ALLA PROSSIMA!!!
E' stato davvero un piacere leggere quest'intervista! Non vedo l'ora di leggere questo fantasy e sono curiosissima di conoscere anch'io la leggenda della Fontana Rossa!! ;)
RispondiEliminaUn grande in bocca al lupo a Rossella (anche se gliel'ho già fatto personalmente)!!