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giovedì 26 luglio 2012

RECENSIONE: "WICKED. I SEGRETI DELLE SORELLE CAHILL"

"Wicked. I segreti delle sorelle Cahill" di Jessica Spotswood:

New England, fine Ottocento.
Cate Cahill ha sedici anni e una grande responsabilità: ha promesso alla madre morente di proteggere sempre le sorelle. Un compito tutt'altro che facile, visto che le donne della famiglia Cahill sono streghe. Se venissero scoperte dalla
COVER ORIGINALE
confraternita, rischierebbero la vita. Grazie al diario della madre, Cate entra in contatto con l'eccentrica libraia della cittadina e con suo figlio, l'affascinante Finn. Insieme leggono i Libri Proibiti, dove si parla di un'antica profezia che sembra riguardare proprio le sorelle Cahill. Un giorno Cate e Finn si scambiano un bacio appassionato. Ma il loro è un amore proibito, perché lei è già promessa a un altro. E sta per essere imprigionata con l'accusa di stregoneria...

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:

E io, che mi sono trascinata per le vie di Trapani il mio ragazzo alla ricerca spasmodica di una libreria, per potermi accaparrare una copia di questo libro… mai imprecazioni da parte della mia dolce metà furono più che azzeccate, perché se avessi saputo che razza di lettura mi sarebbe aspettata, mai lo avrei costretto nella mia solita frenesia di shopping book…
Ok, ok, alla fine glielo avrei chiesto comunque, infatti quel giorno ho acquistato altri fantastici libri – dico così perché li ho già letti – che hanno reso valida quella spedizione frenetica in una libreria del centro.
E poi quando si è in vacanza è OBBLIGO acquistare almeno TRE libri… no?
Ma questo non c’entra niente con il libro che sto per recensirvi.

Dunque, in realtà la lettura non è stata così brutta ma sono stufa di leggere di continue tragedie sentimentali a danno di adolescenti irascibili e instabili con poteri stregoneschi spropositati.
A parte la ripetitività di certe parti e pensieri della protagonista che spesso mi hanno portato in stati di noia e/o comatosi, ci sono stati dei momenti che mi hanno suscitato una rabbia immensa tant’è che volevo o schiaffeggiare i protagonisti – cosa irrealizzabile ma che sarebbe stata al quanto catartica -, oppure scaraventare il libro fuori dalla finestra verso un piccione insistente che non faceva altro che svolazzare nel mio terrazzo e mi innervosiva ulteriormente – in questo modo avrei mandato a quel paese il piccione e i protagonisti del romanzo, cosa al quanto incivile ma ugualmente catartica -, infine mi sono accontentata di una soluzione più “umana” chiudendo il libro e sospendendo la lettura per quella giornata per non intaccare ulteriormente la mia già compromessa sanità mentale.

Protagonista e voce narrante è Cate Cahill, una sedicenne ragazza – che accostamento di vocaboli del cavolo che ho fatto - di fine diciannovesimo secolo, alle prese con le sue insicurezze, con i suoi tormenti amorosi, con le sue tormentose sorelle, con la sua tormentosa situazione di essere una strega e con il suo tormentoso potere in continua ascesa… se non l’aveste capito è stato un continuo tormento di tutto .
E per cadere nei soliti cliché, Cate si sente inadeguata, timorosa di venir meno alla promessa fatta alla madre sul punto di morte e come se non bastasse il suo sentirsi e vedersi una cozza in confronto “alla fulgida bellezza delle due sorelle minori” , ma che poi, guarda caso, non è altro che una bellissima gnocca che fa innamorare di sé non uno ma due giovincelli di bell’aspetto e avvenenti come non se ne sono visti mai prima… e guarda caso si andrà ad innamorare, per altro ricambiata, di quello di cui non si dovrebbe innamorare, in quanto per loro sarebbe un amore impossibile.
Tutto questo per incrementare il sadismo della scrittrice e farla ridire a crepapelle e gioire per l’amore impossibile che ha creato per la sua protagonista.
E quando finalmente la felicità è a portata di mano, quando i due “innamorati infelici stanno per diventare “innamorati felici, ecco che la Spotswood si accorge di quello che sta per accadere e con un’abilità da vera stratega mette una volta per tutte il bastone tra le ruote ai due giovani facendoli sprofondare nuovamente nel baratro della loro infelicità.
E come se non bastasse, Cate deve stare attenta a non farsi smascherare in quanto strega perché insieme alle sue sorelle rischierebbe il manicomio nella migliore ipotesi, la forca nelle peggiori.
E non poteva mai essere che una delle sue sorelle si sarebbe rivelata una tale idiota tanto da compromettere il già precario equilibrio che regnava in quella casa, facendo sì che Cate rinunciasse al suo amore “Pel di Carota” e decidesse di andare in un collegio femminile, La Sorellanza, che altro non erano che streghe.

Da una trama promettente siamo passati a un inizio tiepido, per arrivare al fulcro della storia che mi faceva ben sperare ma rovinato da un epilogo scontatissimo che mi ha creato qualche attacco di ulcera, se devo essere sincera.
Al solito… il libro è ben scritto, la lettura è scorrevole, a tratti è stata anche piacevole, la trama era promettente, ma il fatto di essere scontato oltre ogni dire mi ha mal disposto nei suoi confronti tant’è che mi sono anche innervosita.
Tre stelle sono più che buone come mio giudizio e il mezzo punto in più che do è dovuto al fatto che vedo in questo romanzo, o più che altro nella serie, del potenziale che possa in qualche modo sopperire alle mancanze di questo capitolo di inizio serie.

Quindi…
Lo CONSIGLIO per chi non ha delle remore a leggere le solite storie o a chi non ci fa caso più di tanto… e lo CONSIGLIO perché potrebbe essere l’anteprima di una serie che si potrebbe rivelare degna della nostra attenzione.

L'ho letto il... 19 Luglio 2012
GIUDIZIO:   1/2

1 commento:

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