LE MIE ULTIME RECENSIONI...

venerdì 1 ottobre 2010

LE MIE ULTIME LETTURE: SETTEBRE 2010

SETTEMBRE 2010

"ATTENZIONE...
... QUI DI SEGUITO POTETE ANCHE TROVARE PARECCHI SPOLIERS.
NON MI RITERRÒ RESPONSABILE DI QUALSIASI VOSTRO DISPIACERE
DOVUTO ALLA SCOPERTA DI CONTENUTI
CHE NON AVEVATE INTENZIONE DI SAPERE...

...LETTORI AVVISATI, MEZZI SALVATI"

"Ossessione nella notte" di Maggie Shayne:
Sensuali e misteriosi, cavalcano le ali della notte, incalzati da spietati nemici...
Un sogno ricorrente perseguita Amber Lily, un sogno che la affascina e la terrorizza insieme. Chi è il vampiro dai capelli biondi e dagli occhi infuocati che le regala una preziosa scatola intagliata? Lui le fa ribollire il sangue nelle vene, mentre il suo dono le trasforma il cuore in ghiaccio per il terrore. Perché? Al risveglio Amber non riesce mai a ricordarlo, tuttavia è un particolare troppo inquietante per poterlo ignorare. Morte. Chiunque lui sia, le porterà la morte. O forse la sedurrà per l'eternità



Cosa penso: 

E CHI PIU' NE HA... PIU' NE METTA!!!

In questo ennesimo racconto della Shayne, succede di tutto...
Dalla malattia di Willem, alla prima esperienza di Amber (e qui ci resta fregata), all'annesima garvidanza superspeciale/supervampirica (e qui mi sa molto di Twilight, per la tempestività di come viene portata a termine [neanche una settimana]) e di conseguenza i timori sulla vita del bambino: in quanto tempo sarebbe invecchiato? (e qui ritorna il tema Twilight), alla morte, si spera, definitiva di Stiles.
E mentre fino adesso tutto girava attorno alla "Figlia della promessa", da ora in poi non si parlerà d'altro che dei super "Gemelli del destino"???
Cmq, a parte questa piccola introduzione, devo dire che la storia in sé mi è piaciuta, era da tempo che si aspettava un libro tutto su Amber Lily, già accennata qualcosa di lei su "Predatori nella notte",cioè il romanzo incentrato su Willem e Sarafina.
Certo, un pò ripetitivo: l'ennessimo rapimento ai danni di Amber Lily per fare un esempio, e poi il tanto attesso dichiarato amore, che come da copione arriva sempre all'ultimo capitolo.
Mi piacerebbe vedere se faranno un libro incentrato sui "Gemmelli del destino", e in particolar modo su J.W., già degno figlio di suo padre sin da quando era nel grembo materno: carina la scena che si sbellica dalle risate mentre suo padre prende padellate in testa.

L'ho letto il... 1 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Il Graffio della pantera" di Rachel Vincent:

Ho gli artigli, e non ho remore a usarli...
Faythe Sanders sembra una normalissima studentessa, con i desideri e le abitudini di una qualunque giovane donna della sua età. Nessuno, al campus, sospetta che lei sia una creatura dalla doppia natura, umana e felina. E nemmeno che per conquistare la propria indipendenza abbia sfidato l'autorità del padre e rinunciato a Marc, il suo unico vero amore. Poi un Randagio, un mutaforma senza legge né branco, attacca la comunità, mandando all'aria i sogni e i progetti di Faythe. E a quel punto lei decide di sfoderare gli artigli e fargliela pagare. Chiunque lui sia.


Cosa penso: 
Ho dato quattro stelle solo per l'assomiglianza con il libro della Armastrong (ne avrebbe meritato cinque e anche più).
Infatti questo libro, secondo il mio modesto parere, si potrebbe dividere benissimo in due parti.
1^: E' il motivo della quattro stelle: L'inizio, fino a circa metà del racconto, è tanto simile a "Bitten. La notte dei lupi" della Armstrong, che andando avavnti nella lettura anticipavo spesso gli eventi che sarebbero seguiti:
-la protagonista, Faythe, lascia il branco per avere una sua indipendenza e libertà; una cosa simile fa Elena (protagonista di Bitten...); l'unica differenza è che Faythe è figlia naturale dell'Alfa ed è una pantera mannara, mentre Elena è divenuta lupo mannaro a seguito di un morso;
-il fidanzato umano: in entrambe è un contorno succulento, che rende piccante il rapporto che c'è tra FAyte e il suo ex, Mark, e tra Elena e il suo ex, Clay: cos'è una storia senza un pò di gelosia;
-"la chiamata all'ovile": Fayte viene richiamata a casa, perchè il branco è in pericolo e rischia pure lei; Elena... idem;
-la scoperta di Mark, del findanzato umano e la normale incazzatura; Clay la stessa cosa (ma forse lui è un pò più furbo, nel senso che non se ne fa accorgere).
Continuando con la lettura ho scovato tante altre piccole somiglianze, ma queste sono le più essenziali.
2^: La storia, a circa metà racconto, cambia e acquista la sua originalità; ed è per questo che ho iniziato a gustarmi il libro così com'è e a divorarlo nell'arco di 24h.
Le somiglianze con la Armstrong finisco a metà libro, anche per quanto riguarda il resto delle due serie perchè, mentre la Armstrong, cambierà personaggio quasi in ogni libro, la Vincent, avrà un unico personaggio, Fayte...
... per questo posso ringraziare la mia buona stella, e anche quella del retso delle appassionate lettrici di questo genere, poiché abbiamo avuto la fortuna di vedere pubblicata la Vincent dalla Harmony, quindi nel giro di una anno e forse anche meno potremo vedere la serie completa senza nessuna sofferenza legata all'attesa.
Il libro merita che gli vanga data una possibilità.
CONSIGLIATISSIMO

L'ho letto il... 3 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Batti il cique" di Janet Evanovich:
Il lavoro scarseggia per Stephanie Plum, cacciatrice di taglie di Trenton, New Jersey. Ma in famiglia c’è un problema: lo zio Fred, detto il Tirchio, sembra sparito nel nulla. Unico indizio: problemi con l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. Non che zia Mabel sia particolarmente addolorata della scomparsa del marito, ma quello che potrebbe sembrare solo un fastidioso disguido amministrativo si trasforma ben presto in una faccenda piuttosto seria, almeno a giudicare dalle foto inquietanti che lo zio Fred nascondeva in un cassetto. Questa volta Steph è spalleggiata da Randy Briggs, nano programmatore di computer, e tallonata da un oscuro angelo custode, Bunchy, sedicente allibratore a caccia, pure lui, di Fred. Persino Joe Morelli, poliziotto e fidanzato storico della nostra eroina, sembra avere qualcosa da nascondere. Fra sparatorie, una serie di strani suicidi e un pugile maniaco che attenta alla sua vita, Stephanie deve affrontare, oltre ai consueti problemi di capelli, di linea e di automobili che non fanno il loro dovere, le spericolate iniziative dell’inossidabile nonna Mazur e le attenzioni sempre più esplicite di Ranger, tenebroso e affascinante collega...

Cosa penso: 
E' finito troppo infretta... Non voglio aspettare un altro anno, voglio il sesto ORAAAAAAA!!!
Anche questo quinto romanzo, mi ha lasciato letteralmente senza fiato, ne lacrime (rispetto ai precedenti è un pò sottotono, ma di pochissimo).
Adoro Stephanie: la sua capacità di cacciarsi in situazione sempre più assurde e la sua calamità con le macchine: o saltano all'aria o le vengono rubate, non c'è scampo.
Rifarà la sua comparsa, Ramirez, il pugile pervertito e assassino che abbiamo incontrato nel primo libro, che avrà un unico obbiettivo: Stephanie; la vedremo alle prese con un "nano"... Ops!!! Scusate, "un uomo di bassa statura", che le darà filo da torcere; farà dei lavoretti extra per poter riuscire a pagare le bolette a fine mese: lavoretti che le verranno dati da Ranger; e dovrà cercare un anziano zio, che risulta disperso da qualche giorno...
... Insomma in poco più di 300 pg. ne vedremo delle belle e ci sarà veramente da "scialarsi" dalle risate...
...e proprio a pg 330 la Evanovich ci lascia con un mistero: in queto quinto libro la nostra Stephanie, deve districarsi fra le attanzione di due uomini: Morelli, il "super-poliziotto" e Ranger, che le fa capire in modo sia implicito che esplicito che se la vuole portare a letto.
E proprio sul più bello, non si sà chi sceglie...
... la Evanovich si è comportata da vera "bastarda" e ci ha lasciato col fiato sospeso fino al prossimo libro: chi è l'uomo che Stephanie ha invitato a casa sua per ammirare il suo mini-vestito nuovo e che le dice appena aperta la porta: "Bello il vestito... Toglilo"??? Chi sarà Ranger o Morelli???
CHI E'??? VOGLIO SAPERLO!!! SUBITOOOO!!!
QUANDO ESCE IL SESTOOOOOOO???

L'ho letto il... 5 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"I love mini shopping" di Sophie Kinsella:
"Sono la Madre con la Bambina più Favolosa del Mondo. E insieme faremo faville. Lo so."

E che faville! Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "Miiiio!", e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. In fondo il mestiere di mamma non si improvvisa e deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi. D'altra parte, è un momento un po' delicato per tutti: Becky e Luke vivono ancora a Oxshott nella casa dei genitori di lei, la convivenza forzata alla lunga pesa e la crisi finanziaria si fa sentire, causando ogni genere di preoccupazione in famiglia. Una cosa è certa: Becky si deve dare una regolata con le spese - a modo suo, però -, e lei è animata dalle migliori intenzioni. Questo comunque non le impedisce di organizzare (molto in economia!) una strepitosa festa a sorpresa per il compleanno di Luke. In effetti le sorprese non mancheranno, soprattutto perché mantenere il segreto non si rivelerà affatto facile...

Cosa penso:  
TALE MADRE... TALE FIGLIA

Ero in astinenza di Becky da un bel pò, quindi è stato bello ritrovarla: sia lei che compagnia bella.
Solitamente si dice che diventare genitori ti responsabilizza....
Questa è una tesi che si può applicare a tutti, ma di certo no alla nostra Becky.
La ritroviamo sempre più agguerrita che mai, sempre pronta con le sua carte di credito e sempre in rosso; e anche se non può più acquistare per lei (causa una promessa che ha fatto a Luke), acquista per la piccola Minnie: spese folli per la bambina anche a lungo termine: vestiti 7-8 anni (la bambina ne ha ancora due di anni), un abito da sera per quando avrà 21 anni (nel frattempo lo metterà lei per "farle vedere come dovrà stare")...
...per fortuna, alla fine, per questo suo ultimo progetto ci si mette di mezzo un manichino.
Cmq, Becky è unica: se da un lato è una maniaca dello shopping conpulsivo (tanto che le viene "consigliato" di aderire a un Programma Dipendenza da Shopping), dall'altro ha un lato tenero e dolce e una caparbietà unica, che le permette di andare avanti anche nei momenti di maggior sconforto.
In questo libro il suo scopo è organizzare una festa a sorpresa di compleanno per Luke: un paio d'ore in cui lui possa essere rilassato e sereno senza pensare al lavoro.
La nostra Becky ci riuscirà, certo dopo mille peripezie, ma alla fine ci riuscirà (simpatica la sua lettera di natale e molto tenero il suo ultimo desiderio *).
Interessante il cambiamento di Eleonor (la madre naturale di Luke), che per la prima volta in vita sua vuole fare qualcosa per il filgio senza volere nulla in cambio e vuole essere più partecipe nella vita di Minnie: una Eleonor da lato tenero.
Luke: è sempre un gran pezzo d'uomo, per me simpaticissimo, certo forse un pò fissato con il lavoro, ma veramente innamorato pazzo delle sue due donne...
Gli amici di Becky sono sempre uno spasso: tra Danny e Suze, c'è sempre da sbellicarsi dalle risate;
I genitori e i vicini di casa, invece oscillano dall'essere veramente odiosi a veramente teneri.
Lettura davvero divertente e distensiva.
Spero che ci sia un seguito, magari proprio a Los Angels, perchè no???

*LETTERA A BABBO NATALE
Caro Babbo Natale,
sono di nuovo Becky. Spero che tu stia bene.

Desidero una maglia Zac Posen verda acqua, quella con il fiocco, taglia 42.
Anche le scarpe Marini che ho visto con Suze, no quelle con la zeppa, le altre.
Un fratellino per Minnie.
E soprattutto, Babbo Natale, vorrei che Luke potesse essere al cento per cento felice, rilassarsi e dimenticare tutte quelle stronzate.*
Almeno per una volta

Grazie. Con affetto, Becky xxx
*scusa la parolaccia


L'ho letto il... 6 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Promessi vampiri" di Beth Fantaskey:

Un liceo, una ragazza e un vampiro irresistibile: non troppo originale come inizio per un romanzo, si potrebbe pensare Tuttavia questo libro lascia l'orda di fan di Twilight interdetta sin dall'inizio. Jessica Packwood, una semplice liceale patita di matematica, entra nel panico quando, a pochi mesi dal suo diciottesimo compleanno, un ragazzo rumeno, Lucius Vladescu, compare sulla sua soglia per informarla che lui e lei sono entrambi vampiri (appartenenti alle due più potenti e rivali famiglie) e sono promessi sposi sin dalla nascita. Come se non bastasse, i suoi genitori adottivi confermano la versione del ragazzo, ribadendo che anche i suoi veri genitori fossero, di fatto, dei vampiri. Lucius inizia un corteggiamento serrato nei confronti della sua promessa, ma dopo essere stato rifiutato più volte, rivolge le sue attenzioni verso la bellissima cheerleader della scuola. Jessica si trova così a dover lottare per riconquistare il suo principe, evitare una guerra fra vampiri e salvare l'anima del suo Lucius dalla dannazione eterna.

Cosa penso:
MI SONO FATTA FREGARE DI NUOVO!!!
Ennesimo Y.A. smielato!!!
E' stato più il nervosismo che altro.
Ma che palle!!!
L'inizio della storia sembrava intrigante, possiamo definirla "innovativa": bella l'idea di due vampiri che erano stati promessi sin dalla nascita e del promesso sposo che va alla ricerca della sua dolce metà, allontanata dalla terra natia quando era solo una bambina in fasce per poterle salvare la vita da un'orda di contadini imbufaliti e superstiziosi muniti di forconi; ma mano che andavo avanti nella lettura e si andavono delineando i fatti, mi sono ritrovata davanti il solito clichè:
-Vampiro, nonché promesso sposo, nonché Lucius, geloso come non mai, perchè la sua promessa sposa, nonché quasi vampira, nonché Anastasia, nonché Jessica, non se lo fila per niente e cede alla "avance" dell'altro ragazzo, nonché umano, nonché un sempliciotto contadinello, nonché Jack;
-Jessica/Anastasia, che a sua volta diventa gelosa come un'ossessa quando Lucius non se la fila più e fa il filo ad un'altra, noché cheerleder, nonchè Faith.
-Faith che si incazza come una iena quando Lucius la pianta in asso, nuovamente per Jessica, anche se sul momento non sembra affatto così... un pò confuso il vampiretto!!!, e di conseguenza per vendicarsi lo sputtana svelando i loro "giochetti erotici" a tutti e in particolar modo la sua perversione per il suo collo delicato;
-E come da copione si inizia a gridare:"VAMPIROOOOO!!!";
Poi la storia ha una svolta quando il resto si svolge in Romania tra i Carpazzi, cioè quando Jessica/Anastasia raggiunge il suo Lucius/vampiretto, che per mesi aveva creduto morto e tra mille "ti prego" e "tu non sei un mostro" e "non sei in realtà cattivo" e "non mi farai mai del male", lui la morde e finalmente Jessica/Anastasia da quasi vampira diventa vampira a tutti gli effetti così entrambi posso onorare il patto, sposarsi, suggelare un periodo di pace in modo che tutti vivranno felici e contenti e...
... E IO NON HO FATTO ALTRO CHE LEGGERE PER DUE GIORNI L'ENNESSIMO, BANALISSIMO E SCONTATISSIMO LIBRO PER ADOLESCENTI!!!
Per quanto riguarda i personaggi:
-Jessica/Anastasia, forse è quella che mi è piaciuta più di tutti, anche se poi si comporta da solita adolescente innamorata cotta con gli occhi a cuoricino;
-Lucius/vampiretto mi è piaciuto a tratti: a tratti era abbastanza ironico, a tratti spocchioso, a tratti era veramente un nobile viziato e saputello e un tantino troppo convinto e a tratti era la parodia di un signore della notte del tipo: "Sono il contre Trrracula uammuuaaaaaahahahahahaaaahhhhhhhhhh!!!"
In conclusione:
MI SONO LASCIATA FREGARE DI NUOVO!!!

L'ho letto il... 9 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Black Friars. L'ordine della spada" di Virginia De Winter:
Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane?
La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.
Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

Cosa penso:

L'UMANA CHE RIUSCIVA A INVOCARE I DEMONI

Romanzo davvero strepitoso...
Non so da quando tempo non mi appassionavo, emozionavo e irritavo così tanto con un libro, come è successo con questo.
LA TRAMA:
C'è di tutto: dalla storia d'amore contorta e travolgente, stranamente tra un'umana, Eloise (la protagonista) e un altro umano, Axel, che non stona affatto visto che nel mezzo c'è sempre il bel tenebroso vampiro, Ashton, (in questo caso il termine "tenebroso" ci sta tutto visto che è capace di comandare le ombre); dall'avventura; dai combattimenti fino ad arrivare al terrore più puro e sconvolgente che ci possa essere: demoni da far paura, possessioni e quant'altro di più terribile ci possa essere da comandare i tuoi incubi...
... forse ho un tantino esagerato, ma ci sono stati dei passaggi davvero da far paura, come ad esempio la scena del cimitero.
DOVE e QUANDO:
La particolarità del racconto (oltre alla trama si intende!!!), sta nel fatto che l'autrice, non specifica un periodo storico ben preciso e neanche il luogo,
Ora, secondo me il periodo si può, bene-o-male, inquadrare: c'è un passaggio specifico nel racconto, quando Eloise và al cimentero (se non sbaglio), dove si fa riferimento alla "DEURBANIZZAZIONE" dei cimenteri, che da circa un secolo è proibito seppellire i morti all'interno delle città:nei giardini privati o delle chiese stesse.
La deurbanizzazione dei cimeteri avvenne con un editto di Napoleone Buonaparte, fine '700 inizio '800; quindi secondo me il periodo si può collocare a cavallo tra l' '800 e il '900;
altro fattore è dato dal fatto che alla donna viene data più considerazione ed è più emancipata (può accedere all'istruzione, andare all'università, ecc...).
Per quanto riguarda la città, la questione è più complicata: è come se l'autrice abbia messo assieme le caratteristiche e i luoghi più belli di varie città creandone una perfetta e completa.
Leggendo Black Friars, mi sono ritrovata (più che altro sono stata catapultata) contemporaneamente a Parigi, Roma, Palermo;
-PARIGI. Se non sbaglio, quando parla della città vecchia che era stata collegata alla nuova tramite dei ponti per poter attraversare il fiume e nelle parte vecchia sorgeva una cattedrale con guglie e mostri sui tetti: questa descrizione mi ricorda Notre Dame;
-ROMA. Per gran parte del racconto mi sembra di essere a Roma, non c'è stato un passaggio in particolare che mi ha dato questa sensazione, è stata la mia immagginazione a catapultarmi nella città eterna;
-PALERMO. E sì!!! Con il mio grande orgoglio di "Picciotta" siciliana, ci sono state varie parti che mi hanno ricordato Palermo. Esattemente quando i nostri "eroi" scendono nelle catacombe e si fa riferimento agli "ospiti" lì sistemati e al sistema di imbalsamazione utilizzato per poterli tenere integri. Fra tutti c'era un corpo, dovrei dire corpicino, che era perfetto, integro: una bambina di non oltre sei anni che sembrava che dormisse. Effettivamente nelle catacombe di Palermo c'è un corpo di una bambina che si è conservato durante gli anni in condizioni perfette e nessuno è più riuscito a realizzare un prodigio del genere.
I PERSONAGGI:
Quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa è l'amore, quasi maniacale, di Axel per Eloise: l'ha sempre amata sin da quand'era una bambina in fasce e lui,di appena tre anni, volle tenerla tra le sue braccia, instillandosi così in lui l'acuto desiderio di proteggerla sempre.
Eloise, la nostra protagonista ed eroina, studia per diventare medico ed ha il potere di evocare i demoni e comandarli: è un soggetto al quanto particolare, escludendo la sua capacità; ama le giornate uggiose, la pioggia che le bagna il viso ed è triste quando le giornate di sole sono più frequenti e inoltre ha un'avversione per gli insetti.
Ashton, il vampiro, è stato destato dal richiamo involontario di Eloise, dopo 16 anni di riposo; lui ha una missione, nonché il motivo per cui è divenuto vampiro: proteggere e istruire lungo i secoli la sua progenie, i Blackmore e grazie all'aiuto di Eloise sarà in grando di rintracciare l'ultimo discendente della sua famiglia ancora in vita.
Questi sono i personaggi principali le cui avventure si snodano attraverso altri personaggi più marginali, ma importanti: Brayce, fratello minore di Axel, sempre pronto a pavoneggiarsi, da un tocco di ilarità alla storia; Adrian e Cain Blackmore, gli altri due vampiri parenti di Ashton; e così tutti gli altri personaggi e lo scenario in cui tutto si svolge in un passato forse non tanto remoto e in un luogo forse molto più remoto, che hanno contribuito a dare a questa storia l'unicità e originalità dovuta.

L'ho letto il... 11 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Scelti dalle tenebre" di Anne Rice:

"Sono il vampiro Lestat. Sono immortale. Più o meno. La luce del sole, il calore di in fuoco intenso... ecco, potrebbero annientarmi. O forse no... Ora sono ciò che l'America chiama una superstar del rock." Lestat de Lioncourt è tra noi, oggi, musicista rock adorato da migliaia e migliaia di fan. Ma le origini della sua storia sono lontane, perse in un vortice di epoche e luoghi, di incontri, apparizioni e misteri. Da Parigi a Venezia, dalla Sicilia al Cairo, una traccia scarlatta ricorda il passaggio del vampiro Lestat... e la sua vita è una lunga avventura, di passione, di sangue, di piacere e di orrori. Questo libro ne racconta la storia.




Cosa penso:

VAMPIRO... VANITA' E' IL TUO NOME
CHE FATICA!!!
Ho impiegato un bel pò a finire questo libro e no per puro diletto, ma per pura difficoltà.
Ritroviamo l'elemeto descrittivo, già presente in Intervista col vampiro, e molta, ma molta, ma mooooooooolta filosofia: 'sto libro è stato un continuo filosofeggiare, che si è perso solo nell'ultima parte.
L'inizio è molto coinvolgente, forse perchè la storia parte dall'era moderna e quindi la Rice, forse, si è voluta attenere al ritmo che di più la caratterizza: la frenesia, la velocità.
Poi, Lestat, inizia a narrare la sua storia, di come divenne vampiro e tutte le sue avventure successive: i dolori, gli incontri e degli amori perduti e ritrovati; quindi il lettore si trova catapultato alla fine del '700 e qui il ritmo cala decisamente; ci sono tutte le conversazioni tra Lestat e Nicolas, pagine e pagine di discutere sul perché di questo e sul perché di quello, perché avviene una cosa al posto di un'altra.
Ora io dico, ma i giovani a vent'anni non fanno altro che filosofeggiare??? Vabbè che era un'epoca diversa e diversa era l'educazione impartita e quant'altro, ma è mai possibile che a quei due passavano solo quei tetri e intrigati pensieri???
Poi Lestat viene trasformato e che cose succede???
Altre domande, altri quesiti e altri pensieri assurdi che mi hanno indotto in stati comatosi.
E poi siamo all'epilogo, ritorna il 21° secolo e i ritmi sfrenati che lo caratterizzano e il filosofeggiare quasi si estingue: forse vuol dire che questo periodo è più frivolo del 18° secolo???, e di conseguenza il ritmo gambia nuovamente e il tutto si velocizza.
A parte questi piccoli intoppi, la storia mi è piaciuta e nonostante sia un romanzo risalente alla fine degli anni '80 è molto moderno e originale e non cade nel banale come la maggior parte degli altri racconti che ci sono in giro ai nostri giorni.
Lestat, è unico: è molto vanitoso e il fatto di diventare un vampiro ha accresciuto questo suo stato d'animo, questo suo sentimento verso se stesso; è un uomo/vampiro dotato di grande amore: amore per la madre (che arriva pure a trasformare); amore per Nicolas (poi tramutato in un sentimento contrastante: amore/odio); amore per Luis, per Marius, per la piccola Claudia e per l'arrogante Armand. Mi ha divertito davvero molto...
E poi tutti gli altri: Nicolas, che mi è sembrato sempre ragazzino, invidioso dell'amico anche, se non soprattutto, dopo che aveva ricevuto il "Dono Oscuro"; la spensieratezza di Gabriel, che si affacciata alla sua nuova vita con gaiezza e curiosità quasi infantili (in senso positivo); Armand, l'odioso, con la sua paura per le novità; Marius, il filosofo, con l'amore per la vita/non vita e per la cose nuove (molto simile a Lestat su questo punto di vista); e infine Akasha ed Enkil bellissime e affascinati statue di carne, con la lora inerzia e spietatezza muta.
Un coktal di personaggi, di epoche e di storie che hanno reso Scelti dalle tenebre un romanzo unico e bello.

L'ho letto il... 16 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Black Moon. La tentazione del vampiro" di Keri Arthur:

Riley Jenson è sopravvissuta agli attacchi di lupi mannari impazziti, alle sperimentazioni di scienziati folli e ai pericoli di un complotto oscuro in cui sembrano invischiati tutti gli uomini che hanno contato qualcosa nella sua vita. In più, il suo superiore pretende che diventi un guardiano a tutti gli effetti e i suoi amanti sono in perenne competizione tra loro. Ma una donna come lei, che ha nelle vene sangue misto di vampiri e lupi mannari, non teme nulla, se non la terribile smania che si impossessa del suo corpo nelle notti di luna piena. Per fortuna, il suo lavoro la spinge a soddisfare tutti i suoi istinti. Finalmente Riley ha scoperto chi c’è dietro gli esperimenti genetici che hanno creato razze orribili e deformi, per quanto potenti. Dopo tante lotte, il male ha finalmente un volto e un nome. Ma per infiltrarsi tra le sue schiere, Riley dovrà essere pronta a infilarsi nel letto dei suoi peggiori nemici…

Cosa penso:

E VENNE IL MOMENTO IN CUI TUTTI SI MISERO NUDI
E' proprio così!!!
Per più di metà libro ha fatto da padrona la nudità!!!
Cos'è l'autrice non aveva più spunti sui vestisti?
Non aveva più idee su come fare vestire i suoi protagonisti?
Su questo punto, mi ricorda moltissimo Il bacio della tempesta della Hamilton, ma solo su questo, perchè almeno questo racconto ha più trama.
Ritroviamo la sfrontatezza di Riley e la sua mancanza di inibizione; la simpatia di Rohan e la sua lealtà per la sorella; il menefreghismo di Jack per tutto e per tutti se non per la riuscita della sua missione; Kad (lo stallone) non è andato nel dimenticatoio come temevo, ma è solo un contorno, o meglio uno sfogo per la libido di Riley (ma questo non sembra dargli fastidio); infine ritroviamo Quinn tanto subdolo quanto affascinante vampiro che, anche se questa volta si è comportato meno da cretino/geloso, a tratti mi veniva di dare man forte a Riley e farlo soffrire maledettamente: carino quella specie di menage a troi psichico-fisico Kad/Riley/Quinn che avviene nella stalla.
Ma in più troviamo ancora più azione dei precedenti e una missione molto simile ad ALIAS, con tanto di travestimenti e storie di copertura da sembrare di essere stati ispirati dal genio di J.J. Abrams.
I vecchi nemici sono stati sconfitti, ma ecco che ne manca uno all'appello...
... ne vedremo delle belle nei prossimi libri!!!
P.S.: dico così perché, haimè, mi sono spolierata e sò supergiù cosa ci aspetterà.

L'ho letto il... 21 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Lover Unbound. Un amore indissolubile" di J.R. Ward:
V come un vampiro di nome Vishous: con un passato violento alle spalle e un futuro d´amore impossibile. Bentornati nel sobborgo di Caldwell, avamposto segreto della Confraternita del Pu-gnale Nero nonché luogo in cui si combatte l´eterna lotta dei vampiri contro i lesser, ex umani privati dell´anima. In primo piano questa volta c´è Vishous, il Vizioso. Figlio del sanguinario Carnefice e cresciuto dal padre in un campo di addestramento, ha subito violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo, tanto che ora si ritrova perseguita-to dai demoni di una sessualità oscura e brutale. Quando, a causa di una ferita mor-tale, Vishous viene portato d´urgenza al St. Francis Medical Center, viene operato dall´affascinante dottoressa Jane Whitcomb, che gli salva la vita. Fra i due è amore a prima vista, anche se lei è un´umana. E anche se lui è destinato a congiungersi soltanto con le sacerdotesse del tempio per generare vampiri dotati dei suoi stessi poteri. Ma Jane lo aiuterà a liberarsi dei suoi tormenti interiori e, per la prima volta, gli svelerà il piacere infinito di un erotismo senza vittime né carnefici...

Cosa penso: 
E' la prima volta che mi ritrovo senza parole; non so da dove iniziare...
...inizio da qui:
Questo libro mi ha delusa.
Inizio promettente, ma poi dopo l'immancabile "innamoramento", mi è caduto nel banale; tutto è diventato scontato e poco originale; si è salvato solo alla fine: effettivamente non c'è niente di scontato nel dono che la "Vergine Scriba" fa a Vishous: gli viene ridata Jane (e qui non c'è niente di nuovo), ma sottoforma di fantasma (e qui la Ward ha avuto un'eccesso di originalità); e adesso la maledizione di V. è diventata la sua benedizione (solo garzie alla sua mano di potere può toccare Jane e renderla "leggermente" più "concreta");
non son caduta nel tedio più totale grazie alle due storie parallele: Phury e John.
Quest'ultimo, dopo circa quattro libri ha superato finalmente la transizione...
...ora la Ward, quanto ci farà aspettare prima che John capisca che lui è effettivamente Darius e no suo figlio???
Direi forse altri cinque libri o forse meno, tutto si vedrà con le prossime uscite.
Totale sbalordimento, da far cascare proprio la mascella, è il fatto che la Vergine Scriba non sia poi così vergine... ma forse dopo 303 anni di "inattività" si ritorna ad esserlo... BU'!!! CHI LO SA'???
Infine, la Ward, ci apre le strade a nuove vite e a nuovi intrecci, se si escludono i Fratelli e lo stesso John: abbiamo una nuva figura, che secondo me farà più di una comparsa: "Payne" la sorella gemella di V.
Vedremo come continuerà!!!

L'ho letto il... 24 Settembre 2010
GIUDIZIO:


"Pranormal Game" di Gena Showalter:
Avrei dovuto immaginarlo: proprio quando tutto filava liscio come l'olio e stavo finalmente per sposare l'uomo più sexy del mondo, la mia vita è piombata di nuovo nel caos! Già, perché il mio fidanzato, Rome, non si ricorda più chi sono. Qualcuno è entrato nella sua memoria e ha cancellato tutti i ricordi che mi riguardano. Chissà adesso cosa dovrò inventarmi per riconquistarlo...






Cosa penso:
TRA X-MEN e I FANTASTICI QUATTRO
E con questo secondo romanzo si conclude la seconda serie della Showalter.
Anche con "Paranormal Game" mi sono divertita da matti: racconto ironico, divertente e con quel pizzico di sensualità che non dispiace affatto.
Rispetto al primo mi ha ricordato molto X-Men e anche i Fantastici quattro; supereroi e supercattivi che si scontrano tra loro e che tendono di portare nella loro fazione quanti più "SUPER" possibili.
Oltre Bell, la protagonista, che mi ricorda molto i Fantastici Quattro, soprattutto per la sua capacità di evocare il fuoco, Rome, con il suo alter-ego felino, e tutti gli altri vecchi personaggi, ne troviamo di nuovi:
-Elaine, che ha il potere di prosciugare la linfa vitale sono con un semplice tocco: molto simile alla piccola Rouge di X-Men;
-Jan-Luc, alias Memory Man, che ha il potere di cancellare, rubare e plasmare i ricordi altrui entrando direttamente nei corpi delle sue "vittime";
-Per non parlare del Multiplo, un corpo solo con undici entità pensanti diverse al suo interno, che in rare occassioni si può sdoppiare in undici gemelli...
Insomma, c'è un koctail di supereroi e cattivoni di vario genere che ha reso la storia davvero divertente e coinvolgente.
Come ho già detto in "Paranormal Love", la Showalter ha dato grande prova con questa nuova serie, creando un nuovo genere che si discosta molto dalla sua serie principale (quella relativa ai signori degli inferi) e non cadendo nel banale e nel ripetitivo; sono due serie differenti che tra loro hanno da spartire poco o nulla (cosa che non è facile, visto che molti autori non ci riescono).

L'ho letto il... 27 Settembre 2010
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"Blood Night. Ombre su New Orleans" di Heather Graham:
Per la psicologa Jessica Fraser un convegno in Transilvania dovrebbe essere soltanto una normale trasferta di lavoro. Ma una festa a tema sui vampiri in un vecchio castello rischia di trasformarsi in una notte di sangue, e solo grazie a un'oscura premonizione lei riesce a impedire il peggio. Rientrata a New Orleans, Jessica percepisce un'oscura presenza che non avvertiva da molto tempo. Chi l'ha guidata sulle sue tracce? E perché Bryan MacAllistair, l'affascinante professore giunto di recente a Monstresse House risveglia in lei passioni dimenticate da secoli?




Cosa penso:


Perché le case editrici non stanno mai attente all'ordine di pubblicazione dei libri che fanno parte di una serie???
...penso proprio che questa domanda resterà in sospeso per sempre, diciamo un altro mistero irrisolto della vita.
E' proprio così!!! Questo libro non segue "Blood Read. L'ombra del vampiro", ma lo precede; il dubbio mi è venuto quasi subito, quando venivano presentati dei personaggi già incontranti nell'altro romanzo e soprattutto con la protagonista Jessica, nell'altro romanzo solo citata come la proprietaria del Bed & Breakfast/fortezza contro il male di New Orleans.
Così quando i dubbi sono diventati troppi e la curiosità troppo acuta da non essere presa in considerazione, sono andata a vedere le date di pubblicazione della versione originale ed è venuto fuori che questo romanzo precede di oltre un anno Blood Read....
Dopo questa "piccola", ma doverosa, premessa andiamo a parlare del libro in sè:
MI E' PIACIUTO
Trama già vista, ma allo stesso tempo non pecca di originalità.
I due protagonisti, Jessica e Brayan, sono in realtà una vampira millenaria e un guerriero votato contro il male anch'esso millennario.
Il destino ha voluto dividerli quando ancora erano entrambi dei semplici umani; guerrieri amanti che combattevano per il loro re: lei venne catturata da un oscuro uomo(demonio) chiamato il Maestro e tramutata in vampiro e da allora sempre pronta a combattere contro la sua natura e contro l'oscuro Maestro, fino a divenire una vampira buona; lui fece la promessa a Dio di combattere il male attraverso i secoli, così divenne un potente guerriero pronto a scardinare il male in tutte le sue manifestazioni(demoni, vampiri, licantropi).
Il destino volle farli ricontrare di nuovo a distanza di secoli:
New Orleans 21° secolo
Entrambi si ricongiungono pronti a combattere una volta per tutti il vecchio nemico.
Jessica (che come lavoro di copertura fa la psicologa) si avvale, nella sua lotta contro il male, di un gruppetto di amici veramente eterogeneo, come una specie di "A-Team": troviamo un'umana, un tempo vampira che a distanza di un secolo guarì dal vampirismo; il marito di quest'ultima, un polizziotto, che grazie al suo lavoro riesce a tenere sott'occhio le cose più "strane" che avvengono a New Orleans; altri due vampiri ultra centenari anch'essi votati al bene; un licantropo; nonché altri umani ben addestrati.
Mi è piaciuta l'atmosfera che ricrea il libro: attraverso la descrizione dell'autrice riesci quasi a sentire la musica caratteristica del luogo, le sansazioni che ti ispira e la magia che crea.
Romanzo ben scritto e scorrevole.
L'ho letto il... 29 Settembre 2010
GIUDIZIO:

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