RECENSIONE: IL BACIO DEL VAMPIRO

"Il bacio del vampiro" di Jennifer Armintrout:

Quando la sua vita, di punto in bianco, si trasforma in un incubo, Carrie rischia di scivolare nella follia. Aggredita da un vampiro mentre è al lavoro, si ritrova a dover fare i conti con una realtà che non capisce, con pulsioni che la disgustano e che tuttavia non riesce a dominare. Poi il caso mette sulla sua strada Nathan, affascinante, sexy e vampiro. Che la guida alla scoperta di un universo sconosciuto e terrificante, dove ogni sensazione è esaltata alla massima potenza.

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso: 

SOLITUDINE

La solitudine fa da padrona.

La protagonista, la dottoressa Carrie Ames, donna avida di potere, sembrerebbe in apparenza una donna che ha tutto incluso il successo…

…ma non ha la cosa più importante: l’affetto di una persona che l’apprezzi per quello che è e non per quello che possa rappresentare o che possa offrire; l’amore incondizionato di una persona che la possa amare in quanto se stessa…

sin da quando era ragazzina era stata plasmata dal padre a sua immagine definendola come un suo prodotto finale, quindi acosa poteva aspirare una ragazza se non aveva neanche l’amore incondizionato dei genitori??? Tutto quello che faceva lo faceva per compiacere il padre equesto non faceva altro che aumentare il suo senso di solitudine.

”Il cordone ombelicale” si rompe al momento della morte dei genitori: adesso lei è padrona della sua vita ed è il momento di iniziare a vivere davvero…

…ma dopo il suo incontro con ”John Doe” (nome che viene dato ai pazienti non identificati) questa libertà non è destinata adurare.

Scossa dal fatto che non è riuscita ad intervenire su un paziente straziato e dilaniato, scossa dal fatto di aver perduto quel suo “potere” sulla vita esulla morte, decide di affrontare le sue paure seguendo un consiglio del padre: ”Se hai paura di qualcosa, affrontala. La paura è irrazionale. L’unico modo di vincerla è andarle incontro”.

Così lei va incontro alla sua paura e…

…incontro alla morte.

“John Doe” non è altro che Cyrus, vampiro sadico e malvagio pluricentenario, che cambierà per sempre quella che è la vita “ordinaria” diCarrie. Aggredendola nell’obitorio dell’ospedale metterà in atto la trasformazione e nel giro di poche settimane Carrie diventa un vampiro.

Soggetta a nuovi cambiamenti, buttata in un nuovo mondo, Carrie dovrà fare fronte a nuove sensazioni, nuovi sentimenti e nuovi appetiti.

Attraverso il suo racconto, il lettore vive in prima persona le sue angosce, i suoi timori e le sue emozioni; viene a conoscenza di un mondo nuovo (anche se già letto e straletto); arriva a conoscere nuovi personaggi:

Cyrus: il ”Sire” di Carrie; sadico “bastardo”che gode nell’infliggere dolore alle sue vittime, ma che allo stesso tempo cerca una compagna per l’eternità… si perché passare l’eternità da solo, vuol dire passare un’eternità di solitudine.

E così in un modo perverso alla fine arriva ad amare Carrie, perché ogni sire non può fare a meno di amare la sua progenie...

…ed ecco che torna l’amore e l’affetto solo se si da qualcosa in cambio: in questo caso Carrie rinuncia alla sua libertà.

Nathan: vampiro complessato , che riesce a conquistare il cuore di Carrie(letteralmente), ma che ha paura a cederle il suo per timore che possa tornare a soffrire…

…quindi preferisce una vita di solitudine piuttosto che tornare ad amare, piuttosto di dire e di sentirsi dire “Ti Amo”.

Questa è si la classica storia di vampiri, ma allo stesso tempo è diversa e non c’è nulla di scontato; niente banalità e niente sentimentalismi…

Viene narrata una storia dura e cruda, non perché sia un romanzo che tratta di vampiri, bensì perché emergono quelli che sono i problemi della società: comportarsi in un determinato modo piuttosto che un altro solo perché quel determinato comportamento ti permette di essere accettato…

Ma soprattutto, il fatto che ciò comporta: il sentirsi soli, sentirsi soli anche in mezzo ad una moltitudine di persone, essere tra “amici”, “conoscenti”, ma non essere visto veramente…

Un romanzo fatto di colpi di scena; tutto cambia nel giro di poche frasi…

Non ci sono banalità…

E l’amore e la passione non sono quei cliché scontati che si trovano in ogni libro:

Classico Cliché:

”O. Mio. Dio!!! È un gran figaccione, ma non potrò mai mettermi con lui perché è malvagio. No no!!!”

Carrie sa che Cyrus è il male fatto persona, ma è anche il suo Sire e alla fine non può fare altro che cedere alla tentazione e mettersi, anche se per poco tempo, con lui…

Classico Cliché:

OGGI, ORE 8,00:

LUI: ”Non ho intenzione di innamorarmi. A che serve l’amore. Ho già sofferto abbastanza!!!”

OGGI, ORE 8,30:

LUI: ”Mi sono innamorato perdutamente, follemente, pazzamente e tutto quello che finisce in mente di te; SPOSAMI!!!

Il bacio del vampiro non è tutto questo.

Nessuna ipocrisia, nessuna contraddizione…

Ma non mancano parti divertenti ed esilaranti, battute di spirito e pensieri piccanti.

Insomma, un libro a tutto tondo che cattura il lettore fino all’ultima pagina.

CONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 31 Gennaio 2011

GIUDIZIO: