Nuovo appuntamento con la rubrica: "In My MailBox"...
IN CHE COSA CONSISTE???
"In My MailBox" è una rubrica settimanale ideata da Kristi di The Story Siren (infatti dal blog ho preso non solo l'idea, ma anche il logo) e dedicata ai libri comprati, ricevuti in regalo o gentilmente inviati da autori e case editrici.
La differenza sta che la sottoscritta, qui metterà solo i libri ricevuti in regalo o gentilmente inviati da autori e case editrici (si perché sono molto affezionata alla mia rubrica "Spendi & Spandi") e... non sarà settimanale.
Questo perché, purtoppo o ahimé, non sempre ricevo libri in regalo settimanalmente...
MAGARI!!!
La differenza sta che la sottoscritta, qui metterà solo i libri ricevuti in regalo o gentilmente inviati da autori e case editrici (si perché sono molto affezionata alla mia rubrica "Spendi & Spandi") e... non sarà settimanale.
Questo perché, purtoppo o ahimé, non sempre ricevo libri in regalo settimanalmente...
MAGARI!!!
Ecco il libro che mi è arrivato oggi...
Vorrei ringraziare la Giunti Y
per avermi inviato questo libro:
TITOLO ORIGINALE: "Catalyst"
AUTORE: Laurie Halse Anderson
TRADUZIONE: Sara Reggiani
PREZZO: € 14,50
TRADUZIONE: Sara Reggiani
PREZZO: € 14,50
DATI: 304 p., cartonato con sovraccoperta
EDITORE: Giunti Editore
COLLANA: Y
EAN: 9788809759794
DATA USCITA: 5 Ottobre 2011
TRAMA:
Kate Malone frequenta
l’ultimo anno di liceo ed è bravissima in chimica. Ha fatto domanda di
ammissione all’università più importante del paese e, in attesa della lettera
di risposta, corre a più non posso, di notte e di giorno. Corre per punirsi,
per annullarsi, per non sentire l’ansia e la rabbia che le aggrovigliano le
viscere e per fuggire da quel dolore che ha il nome di sua madre, morta molti
anni prima. Quando però la casa dei
vicini viene distrutta da un incendio, Kate è costretta a fermarsi per
affrontare con coraggio se stessa e una realtà del tutto inaspettata.
DALLA QUARTA DI COPERTINA:
"Aspetto che tutti siano andati a dormire, poi m'infilo le scarpe da ginnastica ed esco. Le file di case che costeggiano la strada sono le pareti di un labirinto da cui sto cercando di uscire. E' come se il mio respiro provenisse da un altro corpo. Ho paura di aprire la bocca e dire qualcosa, perchè potrei mettermi a urlare. Mi sento come se mi avessero tagliato in tanti piccoli pezzi di Kate che sono tutti uguali a me, corrono come me, parlano come me, si comportano come dovrebbero, ma si sono persi in questo labirinto. Kate Cattiva - che mi sta sempre addosso - dice che il labirinto è sempre stato lì, sono io che adesso riesco a vederlo per la prima volta perchè porto le lenti a contatto. Kate Buona non fa che dire cose senza senso, è ora di andare a dormire."
"Un romanzo più vero della realtà"
Il libro è stato giudicato dalla critica all’altezza del bestseller “Speak”
Una nuova prova magistrale di Laurie Halse Anderson
scrittrice pluripremiata e considerata
una della dieci autrici di YA più influenti nel mondo,
tra le pochissime capaci di descrivere il complicato universo dei teenager
L'AUTRICE:
Laurie
Halse Anderson è nata nel 1961 a Postdam, cittadina dello stato di New
York. Con 25 libri all’attivo e numerosi riconoscimenti letterari è
attualmente una delle scrittrici più amate nel campo della narrativa
Young Adults.
L’autrice ha studiato in Danimarca, vissuto in una fattoria, lavorato in
un negozio di vestiti, approcciato la vita collegiale all’Onondaga
Community College e si è infine laureata nel 1984 alla facoltà di lingue
e linguistica della Georgetown University. Dopo aver costruito una
famiglia e dato alla luce due bambine, ha iniziato la sua carriera di
scrittrice pubblicando la sua prima opera nel 1996: Ndito Runs, a cui
sono seguiti svariati racconti per l'infanzia.
Tra gli altri romanzi di Laurie Halse Anderson si segnalano: Catalyst
(2002), Prom (2005), Twisted (2007) e Wintergirls (2009) che ha
scatenato un dibattito tra le teenager americane, ricevuto ottime
critiche e un notevole successo di vendite. Speak, che pubblicato
originariamente nel 1999 ha ispirato un film (2004) con lo stesso titolo
e identica fortuna, è il suo primo romanzo che è arrivato in Italia (a
partire dal 14 ottobre 2010).
ALLA PROSSIMA!!!
ALLA PROSSIMA!!!
La decisione è stata lunga, è vero – il libro è uscito all’inizio del 2011, io l’ho acquistato appena un mese fa – ma come si dice: “meglio tardi che mai” e il libro è stato un buon acquisto… ne è valsa la pena!!!
Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare di questo personaggio, Erzsébet Báthory meglio conosciuta come Elizabeth Bathory, sia a livello storico sia a livello letterario… si perché molti la ricordano in vari romanzi, sia che essa aveva una parte marginale, sia che ne fosse la protagonista, come un demone assetato di sangue, un vampiro progenie di Dracula, ancora più spietata e malvagia del suo creatore…
Mentre la storia ci narra che…
…continua
Si dice che un giorno, dopo averne schiaffeggiata una, alcune gocce di sangue colarono dal naso di questa sulla mano della contessa. La Báthory credette, in seguito, che in quel punto specifico della mano la sua pelle fosse ringiovanita. Chiese agli alchimisti delucidazioni. Costoro, pur di compiacerla, si inventarono la storia che raccontava di una giovane vergine il cui sangue aveva avuto effetti analoghi sull'epidermide raggrinzita di un aristocratico. La Báthory, finì con il convincersi che fare abluzioni nel sangue di vergini giovani (in particolare della sua stessa classe sociale), o di berlo, quel sangue, quando queste fossero state particolarmente avvenenti, LE AVREBBE GARANTITO LA GIOVINEZZA ETERNA.”
Fonte Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Bathory
Ecco perché nell’immaginario letterario è stata dipinta come un vampiro, un essere assetato di sangue di vergini…
IL ROMANZO…
Il lettore viene a conoscenza della sua vita grazie alla stessa Erzsébet.
Infatti, condannata ad essere murata viva a vita per i suoi crimini, Erzsébet inizierà a scrivere un diario dove racconterà la sua vita, le sue scelte e le sue colpe al figlio Pal unico erede del patrimonio dei Nadasdy, trovando quasi una scusa accettabile per i suoi orrendi crimini e affibbiando la colpa della sua prigionia a una congiura agli alti ranghi del Regno.
E così, trascinati nelle fantastiche terre di Slovacchia e Ungheria, assistiamo alla crescita di una ragazzina che sarà “forgiata” sin dalla più tenera età ad essere una brava moglie, madre e amante… di non sottostare al volere di nessuno… di non dare troppo al marito… di farsi desiderare.
Forgiata sin dalla più tenera età a credersi la più bella e la più irresistibile facendo della sua vanità un vanto e non un peccato…
Crescendo, sarà promessa in sposa al conte Nadasdy, e quando diverrà contessa e padrona delle proprietà del marito, l’unica bellezza e vanità tollerate nel castello saranno le sue…
Cresciuta in base agli insegnamenti della madre, Erzsébet non tollererà la menzogna, il furto, la frivolezza e la pigrizia delle sue serve, nonché la vanità…
… le conseguenze sarebbero gravi: dall’umiliazione alla fustigazione.
E sarà proprio nel suo sadismo che Erzsébet riuscirà a trovare la giusta chiave per poter conquistare una volta per tutte il marito.
Infatti, i due proveranno un insano piacere nell’infliggere le peggiori punizioni corporee…
Il Conte Nadasdy sarà felice di fare da “mentore” alla giovane moglie e quest’ultima sarà più propensa che mai ad accettare i suoi insegnamenti.
Moglie, amante, madre… stratega ed abile amministratrice dei beni del marito in sua assenza e soprattutto dopo la sua morte…
Donna sadica e spietata… l’unica e sola bella del suo Reame…
L’unica ad essere amata… l’unica che deve essere amata…
L’epilogo del romanzo è quello che tutti noi conosciamo, quello che la storia ci narra, che coincide con l’inizio del romanzo stesso: la condanna, la prigionia… la morte.
La Johns, ci presenta un personaggio passionale, arrivando quasi a giustificare il suo comportamento dandone una spiegazione che poi coincide con le motivazioni di Erzsébet, portando noi lettori a patteggiare con la Contessa, odiando i suoi nemici, condannando le invidie e la falsità.
Sperando in un finale diverso dalla realtà…
Dopo mi sono documentata sulla vera storia di Erzsébet Báthory (per “documentare” intendo la pagina di Wikipedia)… non sono stata più così propensa a giustificarla… la storia è peggio del romanzo…
Ecco, quella si che mette davvero i brividi…
Nonostante questo, è stata una piacevole lettura, capace di catturarmi appieno e catapultarmi nel fulcro degli eventi…
CONSIGLIATO!!!