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domenica 11 settembre 2011

RECENSIONE: "I LOVE SHOPPING IN BIANCO"


"I Love Shopping in Bianco" di Sophie Kinsella:


Per Becky Bloomwood le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto: dopo varie peripezie economico-sentimentali ha trovato il lavoro dei suoi sogni, la personal shopper, e vive felice e spensierata in un favoloso appartamento a Manhattan con il fidanzato Luke che le ha anche chiesto di sposarla. Ma con il matrimonio la vita prende di colpo una piega inaspettata. La mamma di Becky vuole a tutti i costi che lei si sposi nel giardino della loro casa, alla periferia di Londra, circondata dall'affetto della sua famiglia e dei vecchi amici; mentre la terribile madre di Luke ha in mente ben altri piani nella sfavillante New York. Becky non vorrebbe deludere nessuno, e così, fedele alla sua beata incoscienza, decide di divertirsi un po' a provare abiti da sposa, assaggiare torte e preparare liste di nozze. Ma il tempo vola, dalle due parti dell'oceano fervono i preparativi e improvvisamente Becky si rende conto di essere nuovamente nei guai. Perché la sposa è una, lei, ma i matrimoni sono due, in due continenti diversi, lo stesso giorno... 


*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso:
<<È stato lì, al Claridges, che sono cominciati i miei problemi. Mi è stato affidato un compito impossibile. Mi sono sentita, se mi passi l’analogia, come quel dio greco costretto a scegliere fra tre mele. Solo che nel mio caso erano solo due… e non erano mele>>[…]
<<Erano matrimoni.>>

Tempi d’oro per Becky: finalmente ha un lavoro che le piace… la convivenza con Luke Brandon va più che bene… vive un lussuoso appartamento di Manhattan… è circondata da nuovi amici, senza dimenticare la migliore amica Suze… e ha solo qualche piccolo scoperto in banca.
Cosa le può mancare? Niente, ha tutto quello che le serve…
O no?
 
In occasione del matrimonio della sua migliore amica Suze, Becky non potrà mai pensare che riceverà, proprio nella brughiera inglese, come sfondo un fantastico panorama innevato, una straordinaria proposta di matrimonio da Luke…
… e una volta scelta la data, non potrà mai immaginare che nei mesi successivi si ritroverà con ben due matrimoni organizzati nello stesso giorno: uno a Oxshott, in Inghilterra, nella tranquilla cittadina dove è cresciuta, un matrimonio organizzato da suoi genitori… e un altro a Manhattan, nel prestigioso e sfavillante Hotel Plaza, organizzato dalla ricca, snob e terribile madre di Luke… 

Come fare a scegliere?
Meglio sposarsi a casa circondata dall’affetto dei genitori e degli amici?
O nel fasto del Plaza, con un matrimonio da “favola” - letteralmente – che verrà ricordato e invidiato da tutti?
Bé… perché non entrambi?
 
Con la sua solita nonché unica capacità di cadere in situazioni al di fuori del normale e a cercarsi i guai come un’ape cerca il miele, Rebecca Bloomwood dovrà far fronte ad una situazione tipo “ai confini della realtà”… come farà a disdire uno dei due matrimoni? Dovrà pagare la penale di centomila dollari alla Wedding Planer? O far morire di crepacuore i genitori?
Ma ecco che la vecchia Becky, risorge…
Con un colpo di genio, riuscirà a risolvere questa incasinata situazione trovando una soluzione ancora più folle e ancora più al di là di “ai confini della realtà”, della situazione bizzarra che si era venuta a creare. 

Forse il più bel libro della serie, “I Love Shopping in Bianco”, conferma la bravura della Kinsella… il suo humour… la sua creatività – che secondo me ce ne vuole parecchio.
Questo libro, oltre a divertirmi, mi ha anche emozionato…
Non nego che qualche lacrima mi sia scappata.

Libro certamente…
STRACONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 18 Aprile 2009/ 9 Settembre 2011
GIUDIZIO:


DAL LIBRO AL FILM



O (dovrei dire) DAI LIBRI AL FILM?


 

Bé è così!!!
Il film, che prende il titolo dall’omonimo libro di Sophie Kinsella, non è altro che un minestrone, devo dire venuto veramente male, dei tre libri che vedete nell’immagine qua sopra, vale a dire: “I Love Shopping”, “I Love Shopping a New York” e “I Love Shopping in Bianco”

Ok, lasciatemelo dire…
DIO, CHE SCHIFO DI FILM!!!

Il regista ha preso un pezzo di qua, un pezzo di là… o guarda, già che ci siamo mettiamoci anche questo pezzettinosi perché il film potrebbe fare ancora più schifo di quando in realtà già non faccia!!!

Tre libri, signori miei, tre… fantastici… libri… riassunti in appena due ore di un film che riporta il titolo solo del primo libro.
Tre splendidi libri rovinati in centoventi minuti di cavolate ininterrotte:

1. non è ambientato in Inghilterra…
2. la storia ha inizio a New York…
3. la professione della protagonista è sbagliata…
4. nel film solo in un secondo momento inizierà a lavorare per “Far fortuna risparmiando”…
5. Suze, me l’hanno fatto diventare mora e non ha niente dell’eleganza che si legge nei libri…
6. Luke… o Dio mi viene da piangere solo pensarci… Luke… non è un famoso P.R., ma uno scagnozzo qualunque della rivista “Far fortuna risparmiando”…
MA DICO!!! MA SI PUÒ!!!
7. Luke… o Dio… l’attore che hanno scelto per fare Luke è un rachitico di un metro e settanta scarso…
8. Luke… o Dio no… hanno creato un personaggio totalmente diverso dal libro: un barbone trasandato senza un minimo di classe… un giullare ben lontano dal Luke composto e sofisticato dei libri…
Cavolo!!! Fa schifo anche il senso dell’humour di questo Luke da pellicola…

Ci sarebbero i punti 9. 10. 11. 12… e chi più ne ha più ne metta, ma sto rischiando un attacco cardiaco a solo pensarci e, sinceramente, vorrei arrivare ancora illesa ai miei 28 anni…

Cosa c’è del primo libro, “I Love Shopping”:
1. la professione di Becky… anche se subentra in un secondo momento…
2. stesso inizio del primo libro… “Ok, niente panico…”
3. l’acquisto della sciarpa “Denny & George”…

Cosa c’è del secondo libro, “I Love Shopping a New York”:
1. si trova già a New York…
2. la vendita all’asta di tutti i suoi vestiti…

Cosa c’è del terzo libro, “I Love Shopping in Bianco”:
1. il matrimonio di Suze…
… da premettere non avviene in Inghilterra… non c’è un fantastico castello inglese…
Non c’è niente di tutto questo, ma solo un’anonima e squallida chiesetta di New York.

DIO, CHE SCHIFO DI FILM!!!

2 commenti:

  1. hai ragione!film bruttissimo!lei sembrava di una stupidità incredibile!lui era uno sfigato..ma come gli è venuto in mente?

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  2. Saya, ho voluto rivederlo, per capire se la mia prima impressione, la prima volta, che l'ho visto era giusta o meno...
    ... credimi, la prima volta non mi sono sbagliata...

    Oggi ho sofferto, vedendo il film e arrivati ad un certo punto ho mandato avanti veloce: NON CE LA FACEVO PIU'!!!

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