*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***
Cosa penso:
Con
“Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio”, approda anche in Italia la serie
“The Steampunk Chronicle” di Kady Cross…
…
e io potevo mai lasciarmelo scappare?
Domanda idiota… vero???
Ambientato nella Londra di fine ‘800 – constatazione stupida, visto che il genere steampunk
è sempre ambientato nella Londra di fine ‘800… o comunque alla fine dell’‘800 - questo primo capitolo delle serie vede come protagonista
Finley Jane, una ragazza di sedici anni, all’apparenza normale.
Già,
all’apparenza, perché Finley è tutto fuorché normale.
Nata con una forza fuori dal comune, solo con l’adolescenza si renderà conto di questo suo dono…
O MALEDIZIONE?
Finley
ha una doppia natura: quando ha paura, quando si sente minacciata,
quando non ha più nessuna via di scampo, in lei insorge una sorta di
alter ego, quella parte di lei che le fa più paura e che non riesce a
controllare…
un MOSTRO.
Sarà proprio “grazie” all’insorgere del suo alter ego, venutale in aiuto per difenderla da una minaccia di molestia, che
Finley andrà incontro al suo futuro.
Durante una fuga da una casa di un ricco e arrogante signore, Finley entrerà in contatto,
o forse dovrei dire in collisione, con
Griffin King, il
Duca di Greythorne.
Griffin
resterà totalmente colpito da questa strana ragazza – colpito in tutti i
sensi – che è sbucata fuori dal nulla ed è stata investita dal suo
veicolo, tanto da darle riparo nella sua tenuta.
Accolta
nell’elegante dimora del Duca di Greythorne, l’ultima cosa che Finley
vuole è quella di fare del male ai suoi abitanti, persone che l’hanno
accolta a braccia aperte “senza se e senza ma”… bé forse non proprio
tutti.
In questa casa Finley entrerà in contatto con un nuovo mondo,
con strani marchingegni e con ragazzi che sono “strani” quanto lei, ma
ancor di più, sarà attratta dallo strano nonché bellissimo Duca di
Greythorne.
Perché Griffin l’ha accolta a braccia aperte?
Perché non teme che la sua doppia natura possa nuocerlo in qualche modo?
E soprattutto,
perché il suo “lato diabolico” si tranquillizza al suono della sua voce?
Ma a contendersi il cuore di Finley, non ci sarà solo Griffin.
Un altro giocatore entrerà in campo: il subdolo mascalzone
Jack Dandy, tanto attraente quanto malvagio, affascinato anche lui da Finley e ricambiato dal suo alter ego.
Altri personaggi hanno contribuito a dare tono – se pur minimo… spiegherò dopo – alla storia:
Sam amico d’infanzia di Griffin dotato di una forza unica, la dolcissima
Emily dotata di un’intelligenza fuori dal comune e con la capacità di saper parlare alle macchine,
Jasper il cowboy di San Francisco bravo con le pistole e dotato di una velocità fuori del normale, e infine
Cordelia, la zia di Griffin, con il dono della telepatia.
E non dimentichiamoci il nemico giurato di questo eclettico gruppo di amici:
Il Macchinista, colui che dona il raziocinio alle macchine, rendendole delle vere e proprie armi micidiali…
Dunque…
Il libro diciamo che mi è piaciuto, ma…
Ma non c’è stata nessuna scintilla, è una storia… e basta.
Non mi ha trasmesso niente, non mi ha toccato più di tanto, benché pieno di contenuti è un libro arido, vuoto…
La
trama prometteva davvero bene e, in effetti, gli elementi c’erano tutti
per renderlo davvero un gran bel libro, ma mentre leggevo mi sentivo
come se fossi stata su un’altalena: c’erano momenti in cui la storia
saliva su di tono, mi prendeva e mi lasciava bene sperare… ma altri
momenti, la maggior parte, la storia subiva una repentina impicchiata
verso il basso, divenendo a tratti anche un po’ noiosa.
Ripeto, gli
elementi c’erano tutti: lo steampunk, strane macchine con fattezze
antropomorfe, ragazzi dotati di strani poteri - da come si legge dal
retro della cover, la storia sembra davvero un strano connubio
“Tra X-men e Transformers”
- e infine, il classico triangolo amoroso – poco e niente in realtà –
tutto questo avrebbe dovuto rendere questa storia davvero incredibile…
ma niente.
Non mi sento di bocciarlo del tutto, resta da vedere l’evolversi della serie nei restanti libri, ma
“Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio” si è rivelato molto al disotto delle mie aspettative.
Così come non mi sento di bocciarlo, non mi sento né di
CONSIGLIARLO né di
SCONSIGLIARLO…
Vi giuro mi ha lasciato totalmente basita che non saprei davvero che parte prendere.
Ho trovato difficoltà anche a scrivere questa recensione.
Mettiamola, così: leggendo la mia recensione sicuramente vi sareste fatti già un’idea – in poche parole
la mia idea
- ma non prendetela come oro colato. Leggete altre recensioni, leggete
altri pareri e poi decidete, perché tutto sommato penso che a
questa serie bisogna darle una possibilità, dopotutto il potenziale c’è.
Quindi…
…
A VOI LA SCELTA!!!
L'ho letto il... 20 Maggio 2012
GIUDIZIO: 