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giovedì 17 gennaio 2013

RECENSIONE: "BLOOD BOUND. LEGAMI DI SANGUE"

"Blood Bound. Legami si sangue" di Rachel Vincent:

Liv Warren ha un talento speciale: è in grado di rintracciare una persona seguendo l'odore del sangue. E quando una vecchia amica si appella al patto di sangue che le lega fin dall'infanzia e le chiede di aiutarla a ritrovare la figlia
COVER ORIGINALE
scomparsa, non può fare altro che accettare. Ma a causa di quello stesso giuramento si ritrova costretta suo malgrado a collaborare con Cam Caballero, l'unico uomo che abbia mai amato, l'unico che non può avere. La loro è una folle corsa contro il tempo e contro il desiderio che minaccia di travolgerli, attraverso una città ostaggio di oscuri criminali dove insidie e pericoli si annidano oltre ogni angolo, ogni carezza, ogni bacio. E prima che la caccia finisca, altro sangue sarà versato... 


Cosa penso:
A quasi un anno dalla conclusione della serie Shifters o Werecats di Rachel Vincent, la Blue Nocturne ha puntato nuovamente su quest’autrice con una nuova serie Paranormal, sto parlando della serie Unbound di cui “Blood Blound. Legame di sangue” rappresenta il primo libro.
Rimasta alquanto entusiasta della serie con protagonista la pantera mannara Faythe Sanders - chi mi segue sa quanto io abbia apprezzato questa serie – non potevo lasciarmi sfuggire questo libro.
E ho fatto bene.
“Blood Blound. Legame di sangue” e sì un paranormal, un urban fantasy, come la serie Shifters, ma le somiglianze finiscono qui, solo per l’appartenenza ad uno stesso genere.
Infatti, la Vincent non poteva creare due serie più diverse.
Ed è stato proprio questo, quello che mi ha colpito in positivo maggiormente: la capacità di distaccarsi totalmente da una serie e ricominciare d’accapo con una nuova.
Non so se posso essere più chiara di così. La maggior parte degli autori hanno la tendenza a restare ancorati ad uno stile, ad un tipo di narrazione anche a dei personaggi stereotipati che ce li ritroviamo anche in altre serie, magari con un nome diverso, ma tutti con le stesse faccettature, un’unica caratterizzazione che accomuna tutti.
E quindi noi lettori ci ritroviamo spesso di fronte a qualcosa che ci sembra già letto, già sentito.
Un caso eclatante è la Hamilton che ha creato due protagoniste così simili che spesso confondono noi lettori, sto parlando di Anita Blake e Merry Gentry protagoniste delle due serie della Hamilton: entrambe nane, entrambe “emancipate”, entrambe bellissime, entrambe super corteggiate, entrambe irresistibili, entrambe con una riccia chioma fluente e, cosa più importante e da non sottovalutare, entrambe ninfomani.
Ed esempi del genere ve ne posso portare a non finire, ma non è questo il momento.
Quindi in questo caso la Vincent è stata una vera rivelazione.
Inoltre, altro punto positivo di questo libro è l’originalità.
Il mondo creato dalla Vincent nella serie Unbound è un mondo popolato da esseri umani con poteri speciali: ci sono i tracker, come Liv Warren, che hanno la capacità di seguire una persona seguendo l’odore del sangue, oppure, quelli come Cam Caballero, che rintracciano le persone a partire dal nome; ci sono i sensitivi, persone capaci di muoversi nelle ombre, altre capaci di legarti per tutto il resto della tua vita attraverso un giuramento di sangue.
Liv Warren è la protagonista di questo primo capitolo della serie, Liv e Cam Caballero, il suo unico amore, l’uomo per cui darebbe la vita, l’uomo con cui non potrà mai stare.
Ma presto, un giuramento fatto nell’innocenza dell’infanzia la porta suo malgrado a lavorare insieme a Caballero: un’amica del passato ha richiesto l’aiuto di Liv per rintracciare l’assassino del marito.
Stando in stretto contatto con Cam, i sentimenti che Liv sperava sepolti nei suoi confronti tornano ancora più forti di prima: nonostante siano passati più di sei anni Liv non può smettere di amare Cam, e non aiuta affatto il comportamento di quest’ultimo, risoluto più che mai a recuperare il tempo perduto e soprattutto ad avere una volta per tutte una spiegazione per l’abbandono improvviso di Liv.
Scritto in prima persona e narrato ora dal punto di vista di Liv ora dal punto di vista di Cam, abbiamo una visione più dettagliata degli eventi e soprattutto dei sentimenti e delle emozioni dei due protagonisti, cosa che rende la lettura davvero piacevole, per nulla confusionaria, per niente pesante e soprattutto non monotona.
E poi, la prima persona ha sempre la capacità di coinvolgere il lettore maggiormente: è come se fossimo noi i protagonisti, come se fossimo noi a vivere in prima persona gli eventi.
“Blood Blound. Legame di sangue” è stata una piacevole lettura sotto molti punti di vista, di cui ne ho già ampiamente parlato.
E con questo libro ho avuto la riconferma della bravura della Vincent: la sua capacità narrativa è incredibile, non stanca mai il lettore, lo affascina con le sue storie, e non pecca mai di originalità.
Penso che questo libro possa piacere a molti. Sì, la storia d’amore c’è, non si può evitare, ma non pesa. C’è tanto e tanto ancora in questa storia che la storia d’amore è quasi un contorno dello svolgersi degli eventi.
Spero di rincontrare presto Liv e Cam, ho la sensazione che avranno ancora tanto da raccontarci…
CONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 19 Dicembre 2012
GIUDIZIO:

1 commento:

  1. ^__^ benissimo sono proprio contenta di averlo acquistato! spero di riuscire a leggerlo in tempi brevi!

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