"Dime Store Magic. Il destino di una strega" di Kelley Armstong:
Le vere streghe si sono integrate così bene nella
società che chiunque potrebbe essere loro vicino di casa e non
accorgersene. Prendiamo ad esempio Paige, ventitrè anni, apparentemente
una ragazza come tante, in realtà è a capo della Congrega della Streghe
Americane e si occupa di una giovane strega adolescente rimasta orfana,
Savannah. Si
COVER ORIGINALE |
troverà ad affrontare pericoli e difficoltà con estremo
coraggio e sangue freddo e sedurrà un giovane stregone senza timidezza,
dimostrando a tutti, anche ai più malfidati, di cosa è capace una donna
giovane e indipendente, sola ma dotata di una straordinaria volontà.
Ambientato in una cittadina del New England, con dei
personaggi credibili e una giusta dose di humour, Il destino di una
strega è un romanzo dove momenti di violenza, passione e fantasia si
uniscono perfettamente creando un meraviglioso cocktail di emozione,
divertimento e passione.
Cosa penso:
Finalmente ritorna a popolare le nostre librerie Kelley Armstrong con la sua serie Women of the Otherworld, Donne dell’altro mondo.
Finalmente ritorna a popolare le nostre librerie Kelley Armstrong con la sua serie Women of the Otherworld, Donne dell’altro mondo.
Uscirà giovedì, “Dime Store Magic. Il destino di una strega”, il terzo libro di questa incredibile serie che ha come protagoniste donne uniche, donne indipendenti, donne con dei poteri speciali.
Se nei primi due libri siamo stati catapultati nel mondo dei licantropi insieme alla bellissima Elena Michaels, in questo terzo libro veniamo totalmente catapultati nel mondo delle streghe: protagonista è Paige Winterbourne - personaggio incontrato per la prima volta nel precedente libro, “Stolen. La figlia della luna” - non una semplice strega ma il capo della Congrega delle streghe degli Stati Uniti d’America… be’, questo non esula dalle sue capacità un certo grado di goffaggine e di incantesimi non riusciti.
Paige si è assunta la responsabilità legale della custodia di Savannah, una giovane strega rimasta orfana – anch’essa presentataci in “Stolen”.
Ma è proprio questa sua scelta che farà ricadere su di sé un mare di guai: una lotta per la custodia legale indotta dal “presunto” padre di Savannah, una lotta tra “cosche” magiche a stampo mafioso, le così dette “Cabal”, riti satanici, morti rianimati, fino ad arrivare ad una vera e propria caccia alle streghe.
E tutto questo porterà un aiuto che Paige non si sarebbe mai aspettata: un giovane stregone laureato in legge appartenente ad una delle Cabal più potenti degli Stati Uniti, Lucas Cortez.
Così, lasciata solo a se stessa, abbandonata dalla Congrega dove è cresciuta, Paige, tra un incantesimo e l’altro, riuscirà a cavarsi fuori dai guai con l’aiuto improbabile di una strega adolescente – che ne sa più di lei in fatto di magia – e un timido stregone neo laureato…
Se i primi due libri erano stati sì belli, coinvolgenti ed emozionanti, però regalando solo a tratti parti divertenti – così dicendo non voglio dire che erano noiosi –, questo forse dovuto un po’ alla ritrosia di Elena della sua condizione di licantropo, non nata così, assolutamente non voluta ma totalmente indotta con l’inganno a diventarci, tradita dalla persona di cui si fidava cecamente… quello che ha caratterizzato maggiormente questo terzo libro sono state le parti esilaranti e divertenti: Paige, a differenza di Elena, è nata strega ed è un ruolo che ricopre felicemente… è tutto il suo mondo.
Questo cambio di scena – cambiamento avvenuto in toto – non stona affatto nella storia: già nella prima apparizione di Paige nel libro precedente, il lettore avvertiva una sorta di “briosità” in questo personaggio, che se pur nella sua goffaggine, non poteva fare altro che apprezzare e affezionarsi a lei.
Dunque, se la Armstrong non presentava “Il destino di una strega” sotto questa chiave “giocosa”, allora sì che noi lettori avremmo avvertito una sorta di forzatura, di stonatura.
Io l’ho apprezzato, e penso che non sarò l’unica a pensarla così.
E così, cambiando totalmente “atmosfera” la Armstrong ci racconta il mondo di Paige, o meglio è Paige stessa che ci fa entrare nel suo mondo, parlandoci di esso e coinvolgendoci appieno nella narrazione tanto da diventare parte attiva degli avvenimenti.
Riguardo al resto – stile narrativo, personaggi, ambientazione, idee, trama – riconfermo quello che ho sostenuto in precedenza: una trama impeccabile, l’ambientazione non poteva essere più che azzeccata – dove collocare una Congrega di strega se non nel New England, vicino alla storica e misteriosa cittadina di Salem? – e i personaggi stessi, con dei ruoli ben definiti e tutti caratterizzati alla perfezione, tutto rende la storia davvero piacevole.
Non ho potuto non affezionarmi a Paige, le strega più pasticciona e allo stesso tempo più in gamba degli Stati Uniti, non ho potuto non volere bene a Savannah, un’adolescente con un potere eccezionale e con gli sbalzi di umore tipici di tutte le tredicenni: soprattutto loro due sono state un’accoppiata vincente, il punto di forza della storia, il fulcro della narrazione.
Mi sono fatta talmente coinvolgere dalla storia tanto da portare a termine la lettura in pochi giorni, e benché fosse in eBook e tutti i problemi che questo comporta – scaricamento del tablet, “mio scaricamento”, e stanchezze varie - ho letteralmente divorato le pagine che mi sono ritrovata alla fine senza che me ne accorgessi.
Adesso spero tanto che non dobbiamo aspettare un altro anno per continuare a leggere le avventure di queste donne speciali, donne straordinarie… di queste donne dell’altro mondo.
CONSIGLIATO!!!
Se nei primi due libri siamo stati catapultati nel mondo dei licantropi insieme alla bellissima Elena Michaels, in questo terzo libro veniamo totalmente catapultati nel mondo delle streghe: protagonista è Paige Winterbourne - personaggio incontrato per la prima volta nel precedente libro, “Stolen. La figlia della luna” - non una semplice strega ma il capo della Congrega delle streghe degli Stati Uniti d’America… be’, questo non esula dalle sue capacità un certo grado di goffaggine e di incantesimi non riusciti.
Paige si è assunta la responsabilità legale della custodia di Savannah, una giovane strega rimasta orfana – anch’essa presentataci in “Stolen”.
Ma è proprio questa sua scelta che farà ricadere su di sé un mare di guai: una lotta per la custodia legale indotta dal “presunto” padre di Savannah, una lotta tra “cosche” magiche a stampo mafioso, le così dette “Cabal”, riti satanici, morti rianimati, fino ad arrivare ad una vera e propria caccia alle streghe.
E tutto questo porterà un aiuto che Paige non si sarebbe mai aspettata: un giovane stregone laureato in legge appartenente ad una delle Cabal più potenti degli Stati Uniti, Lucas Cortez.
Così, lasciata solo a se stessa, abbandonata dalla Congrega dove è cresciuta, Paige, tra un incantesimo e l’altro, riuscirà a cavarsi fuori dai guai con l’aiuto improbabile di una strega adolescente – che ne sa più di lei in fatto di magia – e un timido stregone neo laureato…
Se i primi due libri erano stati sì belli, coinvolgenti ed emozionanti, però regalando solo a tratti parti divertenti – così dicendo non voglio dire che erano noiosi –, questo forse dovuto un po’ alla ritrosia di Elena della sua condizione di licantropo, non nata così, assolutamente non voluta ma totalmente indotta con l’inganno a diventarci, tradita dalla persona di cui si fidava cecamente… quello che ha caratterizzato maggiormente questo terzo libro sono state le parti esilaranti e divertenti: Paige, a differenza di Elena, è nata strega ed è un ruolo che ricopre felicemente… è tutto il suo mondo.
Questo cambio di scena – cambiamento avvenuto in toto – non stona affatto nella storia: già nella prima apparizione di Paige nel libro precedente, il lettore avvertiva una sorta di “briosità” in questo personaggio, che se pur nella sua goffaggine, non poteva fare altro che apprezzare e affezionarsi a lei.
Dunque, se la Armstrong non presentava “Il destino di una strega” sotto questa chiave “giocosa”, allora sì che noi lettori avremmo avvertito una sorta di forzatura, di stonatura.
Io l’ho apprezzato, e penso che non sarò l’unica a pensarla così.
E così, cambiando totalmente “atmosfera” la Armstrong ci racconta il mondo di Paige, o meglio è Paige stessa che ci fa entrare nel suo mondo, parlandoci di esso e coinvolgendoci appieno nella narrazione tanto da diventare parte attiva degli avvenimenti.
Riguardo al resto – stile narrativo, personaggi, ambientazione, idee, trama – riconfermo quello che ho sostenuto in precedenza: una trama impeccabile, l’ambientazione non poteva essere più che azzeccata – dove collocare una Congrega di strega se non nel New England, vicino alla storica e misteriosa cittadina di Salem? – e i personaggi stessi, con dei ruoli ben definiti e tutti caratterizzati alla perfezione, tutto rende la storia davvero piacevole.
Non ho potuto non affezionarmi a Paige, le strega più pasticciona e allo stesso tempo più in gamba degli Stati Uniti, non ho potuto non volere bene a Savannah, un’adolescente con un potere eccezionale e con gli sbalzi di umore tipici di tutte le tredicenni: soprattutto loro due sono state un’accoppiata vincente, il punto di forza della storia, il fulcro della narrazione.
Mi sono fatta talmente coinvolgere dalla storia tanto da portare a termine la lettura in pochi giorni, e benché fosse in eBook e tutti i problemi che questo comporta – scaricamento del tablet, “mio scaricamento”, e stanchezze varie - ho letteralmente divorato le pagine che mi sono ritrovata alla fine senza che me ne accorgessi.
Adesso spero tanto che non dobbiamo aspettare un altro anno per continuare a leggere le avventure di queste donne speciali, donne straordinarie… di queste donne dell’altro mondo.
CONSIGLIATO!!!
L'ho letto il... 14 Gennaio 2013
ottima notizia! ho i primi due e di sicuro mi prenderò questo terzo libro!
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