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giovedì 29 marzo 2012

RECENSIONE: "LA STIRPE"

"La Stirpe" di Meljean Brook:

Benvenuti nel mondo delle nanotecnologie, tra zombi spaventosi, terrificanti pericoli e brucianti passioni.
Londra, diciottesimo secolo. Rhys Trahaearn è diventato un eroe nazionale dopo aver liberato l’Inghilterra dalle orde dell’esercito asiatico. Ma il potere lo ha reso un uomo freddo e calcolatore tanto da fargli guadagnare il titolo di Duca di Ferro. La detective Mina Wentworth non avrebbe mai pensato di avvicinarsi a lui, ma
COVER ORIGINALE
durante le celebrazioni per il trionfo inglese viene ritrovato un cadavere proprio all’interno della casa di Rhys, e tocca a lei condurre l’indagine. Quando Mina scopre che quel corpo appartiene a Roger Haynes, comandante di una nave della Marina Reale, capisce che forze molto più potenti delle truppe asiatiche stanno tramandocontro il suo popolo. Inizierà così, per la giovane detective, un viaggio infernale attraverso terre infestate da strane creature e oceani insidiati da terrificanti mostri. Ad accompagnarla sarà proprio l’affascinante Duca di Ferro, che si innamorerà perdutamente di lei, travolgendola in un vortice di passione e desiderio. 

Cosa Penso:
Questo libro mi è sembrato una vera odissea, vuoi perché narra di strepitose avventure, vuoi perché per me è stato abbastanza lungo e a tratti pesante.
Così dicendo non voglio dire che il libro è brutto.
Sono del parere che esistono dei periodi, o forse è meglio dire stati d’animo, in cui certe letture è meglio evitarle, non tanto per quello che viene narrato ma spesso per come viene narrato.
Penso di essere stata un po’ criptica…
Mi spiego meglio.
Per la mia mente, in questo periodo in uno stato di vera e propria confusione e stress, il tipo di narrazione che ha adottato la Brook in questo suo primo romanzo della serie The Iron Sea è stato troppo: troppe descrizioni, troppi concetti astratti, troppa fisica e troppa fantascienza.
Di conseguenza non ho potuto apprezzare appieno lo stile narrativo di questo romanzo, a mio avviso strepitoso, ma che andava letto con una mente serena e sgombra da ogni cruccio.
Mettiamola così: se avessi saputo in anticipo a cosa andavo incontro leggendo La Stirpe, avrei posticipato la lettura in un altro periodo più tranquillo e più sereno, godendomi così appieno la trama e tutto il resto.
Quindi non ho capito il perché si arriva nello stato in cui perversa l’Inghilterra nel periodo a cavallo tra la fine del diciannovesimo secolo e il ventesimo; cosa portò gli scienziati a servirsi della nanotecnologia; cosa portava alla trasformazione in zombie; la differenza tra infetti e incontaminati; ecc…
In poche parole non ho capito quasi i tre quarti del libro…
Invece ho apprezzato molto i personaggi: Mina Wentworth, protagonista del libro insieme al “famigerato” Duca di Ferro, Rhys Trahaearn, attratti l’uno dall’altra sin dal loro primo incontro, che ben presto si ritroveranno ad affrontare assieme una fantastica avventura solcando i cieli di Inghilterra e Africa alla ricerca del Terrore di Marco, la preziosissima nave del Duca di Ferro, presa sotto assedio da uomini senza scrupolo pronti a sterminare uomini, donne e bambini poiché facenti parte di una “razza” diversa.
Ma anche i personaggi marginali sono stati ben caratterizzati: il Capitan Corsara Yasmeen, comandante dell’aeronave che porta il suo appellativo – che troveremo come protagonista nel prossimo capitolo della serie; il braccio destro di Rhys, Scarsdale, uomo con un humour al quanto fuori dal comune, che sa dare il meglio di se solo sotto “i fiumi dell’alcol” e infine i cattivi di turno…
… insomma un entourage veramente unico che fa di questo libro un gran bel libro.

Nonostante abbia avuto delle grosse difficoltà nel finire questo libro - una settimana!!! - mi sento di consigliarlo a gran voce.
Perché?
Bé semplice.
Nonostante venga etichettato come un Paranormal Romance, d’altronde lo è, La stirpe, non è solo questo a mio giudizio: è anche un Urban Fantasy degno di questo nome, un libro d’avventura con un pizzico di horror…
È un libro dove la tecnologia moderna è intercalata in un contesto storico dove in realtà non dovrebbe esistere, ma che non stona affatto dando un gran spessore all’intera storia…
E non dimentichiamoci dello Steampunk!!!

CONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 22 Marzo 2012
GIUDIZIO:

5 commenti:

  1. Ti capisco alla grande perché mi sta succedendo lo stesso con "Immortal". Il libro è scritto benissimo e la storia è bella, solo che io proprio non riesco ad entrarci in sintonia. Al contrario di te che ti sei sforzata di finirlo, io lo sto lasciando a prender polvere sul comodino!

    Quindi, forse leggerò "La stirpe" perché i fantascientifici a me generalmente piacciono, poi se c'è anche un pò di fantasy e un pò di steampunk... devo proprio leggerlo!

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  2. io ho preso sia immortal che la stirpe e a questo punto mi chiedo! quale leggo per primo?

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  3. devo dire che mi incuriosisce...magari in biblioteca tra qualche tempo lo trovo..

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  4. @deborah: Non vorrei esser fraintesa, "Immortal" è davvero un bel libro, sono io che in questo periodo ho voglia di qualcosa di più fresco! :)

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  5. @Blake16: mi dispiace che non sia riuscita ad apprezzarlo, ma concordo con te che un libro ti deve capitare sul comodino al momento e con lo stato d'animo giusto. A me questo è capitato con Starcrossed! La stirpe è stato uno dei libri più belli che ho letto nel 2012. Io l'ho trovato romance-steampunk e penso che da qui in poi diventerà un genere molto letto.
    @Deborah:ho letto anche Immortal e mi è piaciuto molto perchè è qualcosa di nuovo (che non ha niente a che spartire con la Meyer), un urban-thriller-fantasy molto molto crudele. Molto lontano dal genere che finora siamo state abituate a leggere. Confido molto nel seguito
    Ciao a tutte!

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